mercoledì 31 ottobre 2012

Penati rivuole la sua cattedra La scuola: "Meglio evitare"


L’ex presidente della Provincia milanese ed ex consigliere regionale è ancora insegnante di educazione tecnica alla scuola media Thouar-Gonzaga di via Tabacchi, titolare di cattedra anche se in congedo straordinario
di Luca Salvi Il Giornale

Milano, 31 ottobre 2012 - Non è più solo il suo partito a chiedergli di tirarsi indietro. Anche la scuola dove è in aspettativa da una ventina d’anni, preferirebbe fare a meno di un docente indagato per concussionecorruzione e finanziamento illecito ai partiti. “Filippo Penati torna come docente? Speriamo di no”, dicono concordi i genitori della scuola media Thouar-Gonzaga. E l’insegnante precario che da anni lo sostituisce rischia il posto.

Basta politica, «torno al lavoro nel mondo della scuola», ha detto settimana scorsa l’ex presidente della Provincia milanese ed ex consigliere regionale. E in effetti da quando ha cominciato la sua carriera politica, quella scolastica non è stata abbandonata, ma solo accantonata, pronta all’uso. Penati è ancora insegnante di educazione tecnica alla scuola media Thouar-Gonzaga di via Tabacchi, titolare di cattedra anche se in congedo straordinario (e senza percepire lo stipendio spettante). Sostituito, quindi, ogni anno da un supplente.

Appese al chiodo le velleità di rappresentare i cittadini, ora starebbe pensando di tornare a educarli. Ma dopo la bocciatura ai piani alti, arriva anche quella della sua scuola di titolarità. A cominciare dalle famiglie. «I miei figli si sono fatti un intero ciclo di scuola, dalle elementari alle medie e c’era sempre la possibilità di questo ritorno - nota Paola Gambazza - ma non lo troverei giusto. E poi non è passato troppo tempo?». «Speriamo non torni», tronca corto un genitore mentre carica il figlio in macchina.
Anche Pietra Crapanzano si dichiara «contraria. Meglio che se ne stia in politica. Se poi è anche indagato...». Più possibilista Domenico Murgolo: «In politica non è che sia andato bene. Ma se tornasse, andrà giudicato in cattedra. Magari è bravo a insegnare».

Molti docenti non credono in un ritorno dell’ex consigliere regionale in via Tabacchi. Il passaggio da Palazzo Lombardia alla scuola media gli ridurrebbe lo stipendio fino a 1500-1600 euro. «E poi la scuola di oggi è diversa rispetto a 20 anni fa. Ci sono classi con 25-30 alunni e dovrebbe seguire un compendio di aggiornamento informatico notevole», dicono.

Al posto dell’ex sindaco di Sesto San Giovanni c’è Giancarlo Rondolotti, docente assegnatario di educazione tecnica. Sostituisce Penati e da due anni sta portando avanti un progetto triennale tecnologico su una classe. Il preside, Giuseppe Vincolo, lo definisce «un insegnante fondamentale, che dà una mano fortissima nell’organizzazione dell’ambito scientifico e informatico. Una persona che ha un ottimo rapporto con i colleghi».
Il preside non vuole pensare a un rientro di Penati. La decisione spetterebbe comunque all’Ufficio scolastico territoriale. Ancora meno vuole prendere in considerazione l’ipotesi di un addio il docente stesso. «Ho scelto di insegnare in quella scuola - spiega Rondolotti - e non vorrei abbandonare un progetto avviato. I ragazzi lavorano con l’iPad, la lavagna interattiva. Sono necessarie determinate competenze». E stando a guardare la graduatoria docenti, Rondolotti precederebbe Penati di una settantina di punti».

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