mercoledì 10 ottobre 2012

L’abbiamo messa in brocca…


Questa volta «L’abbiamo imbroccata». L’iniziativa alla quale hanno aderito 126 locali in Lombardia tra ristoranti, agriturismi, circoli Arci e Acli, bar e rifugi alpini, cioè servire acqua di rubinetto invece di quella in bottiglia, ha permesso di risparmiare 1.500.000 bottiglie di plastica e oltre 100 tonnellate di anidride carbonica non emessa in atmosfera.
Questi i primi risultati di un anno di attività della campagnaL’abbiamo imbroccata, rivolta ai cittadini e alle amministrazioni locali per promuovere l’uso dell’acqua «del sindaco» in casa, negli esercizi pubblici e negli uffici lombardi. Dei 126 locali che si sono convertiti all’acqua del rubinetto, 79 sono a Milano, 47 fuori cittá, di cui 28 nei comuni serviti da Amiacque e 1 nella provincia di Monza e Brianza.
Al progetto hanno aderito anche 18 aziende dove ora i dipendenti possono bere acqua del rubinetto durante la pausa pranzo. Lanciata dalla fondazione Rete Civica di Milano, Legambiente Lombardia, Universitá Bicocca, con la partecipazione di Amiacque, Altreconomia, Metropolitana Milanese, Prothea, e con il contributo di Fondazione Cariplo, l’iniziativa punta a diffondere buone pratiche come la divulgazione sistematica dei dati sulla qualitá delle acque di rubinetto e l’eliminazione delle acque imbottigliate nelle mense scolastiche.
Grazie all’iniziativa sono stati raggiunti gli obiettivi di ridurre i costi ambientali legati a produzione, trasporto e smaltimento delle acque in bottiglia ed incentivare il consumo dell’acqua di rete come risorsa di qualitá da valorizzare e non sprecare. Amiacque partecipa a questo progetto mettendo a disposizione dei locali dei comuni serviti brocche corredate dell«’etichetta dell’acqua », che riporta i valori dell’acqua di rete del comune di appartenenza del ristorante.
Buona ma anche sana, come assicura Cesare Cerea, vicepresidente di Amiacque, assicurando che l’azienda effettua oltre 400.000 controlli analitici ogni anno sulle acque prelevate a conferma della sicurezza e della bontá dell’acqua del rubinetto. L’impegno di Amiacque in questa iniziativa è finalizzato a promuovere una campagna di sensibilizzazione che si propone di avviare percorsi di conoscenza ed educazione al consumo dell’acqua di rete durante la vita lavorativa e il tempo libero.
Articolo tratto da Corriere.it

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