venerdì 12 ottobre 2012

Celeste ai domiciliari. Il legale: "Dimostreremo la sua innocenza"


Sedriano Sedriano sotto choc per quanto sta accadendo. Il sindaco Alfredo Celeste è agli arresti domiciliari. L’accusa è di corruzione, articolo 319 del codice penale. Mercoledì mattina i carabinieri si trovavano in Municipio, su disposizione della Procura, per svolgere accertamenti.

Nel pomeriggio il vice sindaco Adelio Pivetta ha detto: “Siamo tranquilli, convinti della piena innocenza di Alfredo”. E il legale di Celeste, avvocato Giorgio Bonamassa ha aggiunto: “Sono sicuro che il mio assistito non ha responsabilità nella vicenda, presto anche la misura dei domiciliari verrà revocata”. Ecco i fatti contestati dalla Procura. Celeste, operando nella sua qualità di sindaco di Sedriano, avrebbe promesso ad Eugenio Costantino imprenditore nativo di Cosenza e domiciliato di fatto a Marcallo con Casone e a Marco Scalambra, medico alla clinica Humanitas di compiere una serie di “atti contrari al suo ufficio”. In cambio del sostegno elettorale e finanziario “ricevuto dagli stessi Costantino e Scalambra – recitano gli atti – in occasione delle consultazioni elettorali del 2009, nelle quali venne eletto sindaco”.

Cosa avrebbe fatto Celeste di contrario ai doveri del suo ufficio? Sarebbe intervenuto raccomandando l’imprenditore Costantino al fine di ottenere da parte dei rappresentanti del centro commerciale ‘Bennet’, assicurazione circa l’accoglimento della sua richiesta di aprire un bar gelateria. Proposta poi rifiutata perché ritenuta troppo onerosa. Costantino avrebbe dovuto ottenere anche degli appalti per la cura del verde a Sedriano. Promessa poi girata, sempre stando a quanto si legge negli atti, a Vincenzo Evolo “braccio destro di Sabatino Grillo”. Anche tale promessa non ha avuto seguito poiché l’amministrazione comunale di Sedriano nel mese di aprile 2011 “assegnò tali lavori alla ditta Punto Green controllata da Aldo De Lorenzis”. Negli atti si parla anche di Scalambra, il quale “per rimediare al mancato adempimento di tale promessa, lui che si era assicurato per una sua cooperativa l’assegnazione da parte dei sindaco di Sedriano di un lavoro riguardante il taglio di 30mila metri quadrati di erba, proponeva tale lavoro a Costantino, il quale lo girava anche in questo caso a Vincenzo Evolo, e conseguentemente al gruppo criminale Di Grillo Mancuso”. Oltre alle promesse riguardanti l’ampliamento della piattaforma ecologica.

Elementi questi che hanno rappresentato un’aggravante per Costantino e per Scalambra, poiché si legge negli atti “hanno agito per agevolare e rafforzare l’attività dell’associazione mafiosa Di Grillo-Mancuso”. A breve l’interrogatorio che valuterà la posizione degli indagati.
Graziano Masperi cittàoggiweb

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