Il popolo senegalese e, in generale, quello antirazzista (o, per lo meno civile) si stanno ancora riprendendo dall’insensato omicidio dei due ragazzi senegalesi avvenuto a Firenze. Le prime reazioni, oltre allo sconcerto, si sono volte al la riflessione sul clima d’odio che negli ultimi anni ha contraddistinto spesso il dibattito politico sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione.
Sono tornate subito alla mente le istigazioni leghiste a respingere gli immigrati a cannonate, alle campagne per negare ai clandestini assistenza sanitaria e pensieri inumani espressi senza un minimo di pudore da personaggi inumani.
Neanche il tempo di riprendersi dallo stupore nel constatare quanto l’odio razzista e l’ignoranza xenofoba siano tragicamente attuali e diffusi, ecco che notizia di ieri è la presentazione di tre progetti di legge sulla residenzialità portati al Consiglio regionale della Lombardia dal gruppo leghista. Si tratta di tre progetti con lo scopo di avvantaggiare i puri ariani lombardi rispetto al migrante straniero, per tutelare il cittadino italiano dall’invasione nemica.
Le prime due proposte mirano a garantire servizi essenziali quali il diritto allo studio e all’assistenza sanitaria a coloro che hanno alle spalle almeno quindici anni di residenza continuativa nella regione. Tradotto in termini pratici, il volere leghista sarebbe quello di permettere al residente pluriennale lumbard di acquisire maggiori diritti rispetto all’extracomunitario, tradotti in una migliore posizione nelle graduatorie per accedere ai diversi servizi della regione.
Il terzo provvedimento riguarda il campo dell’edilizia popolare. L’ottenimento del permesso di abitare in una residenza popolare dovrebbe avvenire solo in seguito al quindicennio di residenza sul territorio regionale, contro i cinque anni di residenza attualmente validi nell’attuale legislazione per garantirsi un’abitazione popolare.
Queste ulteriori offensive leghiste, a dir la verità, stupiscono poco, se non fosse proprio per il fatto che arrivano subito dopo espressioni palesi di razzismo che hanno fatto clamore in tutto il Paese. Uno dei partiti che è stato al potere fino a poco tempo fa, a cui è stato malauguratamente affidato il compito di governare un paese per un periodo di tempo, dimostra costantemente la sua ignoranza e il suo anacronismo, in un momento in cui i problemi che si trova ad affrontare l’Italia risultano ben più gravi e stringenti.
Del resto, certa gente, con l’Italia, non ha mai voluto avere e avuto niente a che fare.
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