...dopo l'attacco subito dal nostro circolo da parte di Villa Arcadia nel corso del consiglio comunale aperto di settimana scorsa abbiamo ritenuto doveroso pubblicare questo comunicato stampa.
Il dibattito che si è sviluppato durante il Consiglio Comunale aperto inerente la casa di riposo Villa Arcadia e la relativa Convenzione con il Comune di Bareggio riguardante le modalità di gestione dei servizi, ha avuto toni accesi con eccessi anche discutibili; si è anche provato accusare Rifondazione Comunista di volerne la chiusura lasciando in mezzo ad una strada gli anziani ricoverati e i lavoratori. Va chiarito che Rifondazione non ha mai criticato né gli interventi erogati né la loro qualità. Oltretutto risultano confusi alcuni passaggi e fuori luogo le illazioni secondo cui sarebbe da imputare alla nostra formazione politica il rischio per il posto di lavoro dei soci lavoratori. Sarebbe più indicato contestare l’azione politica di PDL e Lega che parlano di politica per la famiglia, mentre a livello nazionale e regionale riducono i finanziamenti per le politiche sociosanitarie e il numero di posti accreditati. In verità, noi si chiede da tempo che in caso di cambio di gestione, venga garantita la continuità assistenziale mantenendo i medesimi standard e operatori. Inoltre viene imputato a noi, dalla società che gestisce la casa di riposo, il fatto che sempre meno cittadini di Bareggio chiedano di essere ricoverati nella struttura, non hanno minimamente considerato che tra le varie condizioni valutate, in primis, vengono osservate attentamente la retta e la qualità degli interventi per il ricovero. Manca forse una certa serietà di analisi?
A proposito del presunto danno all’immagine di Villa Arcadia, siamo convinti che responsabilità vadano ricercate a 360 gradi, anche tra coloro che hanno tenuto nel corso della serata atteggiamenti offensivi, sarcastici e velatamente minacciosi, c’è da chiedersi come possa essere concepibile che il privato che svolge una funzione pubblica agisca con modalità di confronto assai discutibili. Vale la pena interrogarsi in merito al problema dell’immagine che potrebbe davvero essere relativo al modo di rapportarsi con gli ospiti e loro familiari, sia presenti che futuri e non alle misere critiche fatte da cittadini bareggesi.
Detto ciò Rifondazione ribadisce che da sempre sta dalla parte dei lavoratori e dei soggetti più deboli e dei loro inalienabili diritti ma anche di una gestione dei servizi più efficace ed efficiente nel rispetto delle regole previste dalla seppur timida e sbilanciata Convenzione. Al centro dei distinguo vi sono l’interesse per il diritto di cittadinanza, la dignità della persona e il benessere dei cittadini e non altro, da qui il sostegno verso chi ha subito disparità di trattamento, così come affermato nelle sentenze e pronunciamenti del Consiglio di Stato e della Presidenza della Repubblica.
Riguardo allora le presunte falsità evidenziate dai gestori della struttura, inerenti gli incrementi delle rette per i soli cittadini bareggesi rispetto ai non residenti, è da sottolineare la caduta di stile in merito alle loro folkloristiche affermazioni sugli organi dello Stato e sul presunto danno ai cittadini non residenti, a maggior ragione visti i deliberati del consiglio di Stato e della Presidenza della Repubblica che non possono dar adito ad interpretazioni difformi. Forse anche questa faccenda danneggia un pochino l’immagine di Villa Arcadia.
Rimane intatta ovviamente la preoccupazione emersa durante la serata, riguardo le forme di disapprovazione dell’operato della società, che cura e gestisce la RSA, dissenso che qualcuno vorrebbe trasformare in reato.
Se le critiche mosse da Rifondazione, rappresentano un reato, mentre altre fatte da alcuni soci sono semplici distrazioni, cosa pensare rispetto a quali conseguenze possano avere possibili contrasti tra la società e gli ospiti o loro famigliari, il tutto ovviamente condito dall’avallo dell’amministrazione Comunale, per la quale Villa Arcadia rappresenta solo una eccellenza?
Rifondazione ribadisce il proprio disappunto sulle modalità di gestione legate ad alcune parti della Convenzione,riferibili alle diversità di trattamento, riconducibili agli aumenti delle rette differenziate tra Bareggesi e non e, con responsabilità, riafferma senza reverenza alcuna, che occorre rispettare e applicare quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato.
il Segretario
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