martedì 13 dicembre 2011

Non rimpiangere Berlusconi (e D’Alema)

“Se non avessimo votato il governo monti avremmo il governo Berlusconi, non so se la Cgil rimpiange un’epoca che ci sembra molto lontana ma invece è vicinissima”: il solito pragmatismo di Massimo D’Alema oggi è arrivato a toccare persino Susanna Camusso. Ed è difficile dargli torto, dal punto di vista strategico: il governo Monti è per il Pd l’alternativa a Berlusconi, ad oggi, visto che il premier non aveva alcuna intenzione di dimettersi né di andare ad elezioni che avrebbe sicuramente perso.

Il problema, e D’Alema lo sa, è che il Partito Democratico forse non le avrebbe vinte, e alla fine avrebbe dovuto andare anch’esso a fare coalizione con qualcun altro. E fin qui tutto bene. Il problema è che prima o poi le elezioni ci saranno, e il Pd dovrebbe tentare di vincerle. Il che ad oggi pare francamente difficile se il partito si scanna con la Cgil mentre va in onda l’ennesima questione civile Fassina-Ichino.

E D’Alema dovrebbe saperlo, che se non rimpiange Berlusconi, la parte riformista del paese vede come un quaquaraquà anche D’Alema. Ecco perché la Camusso, rappresentante della Cgil, ha tutto il diritto di fare qualche dichiarazione forte, visti gli interessi che rappresenta. Il fatto che il Pd continui a ricordarci che se oggi c’è Monti è perché l’opposizione non è stata in grado di esprimere una leadership credibile, fa capire che non abbiamo soltanto Silvio, da non rimpiangere. 

Fonte: Giornalettismo

1 commento:

  1. "...la parte riformista del paese vede come un quaquaraquà anche D'Alema".
    Fonte: Giornalettismo.
    (Malattia infantile del Giornalismo!!)

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