lunedì 14 maggio 2012

L’unica necessaria alleanza: quella delle Sinistre italiane


Quali alleanze si faranno in vista delle elezioni del prossimo anno? La Sinistra saprà interpretare il vento che soffia in Europa abbandonando il centro e tornando al suo ruolo storico?
Le elezioni amministrative in Italia nonché i risultati in Francia e in Germania non fanno che sottolineare la volontà dei popoli europei di abbandonare le linee della destra europea in favore di una politica di sinistra. Naturalmente è necessario che i Partiti sappiano bene interpretare questa volontà generale evitando di disperderne il potenziale.
Come reagiranno a questo vento europeo di sinistra i partiti italiani? Il PD cercherà un alleanza con SeL e la Federazione della Sinistra?  Riproporrà la foto di Vasto? Cercherà di incontrare i movimenti sperando che quella che fu la forza dei DS nell’età dei girotondini si riveli ancora una spinta elettorale propulsiva?
Certamente sarebbe impensabile la scelta del correre da soli, soprattutto fintanto che non sia ancora chiara la posizione dei partiti su molti temi caldi (e d’altronde tale posizione non era certo più chiara di oggi quando qualcuno ebbe la geniale idea della corsa solitaria), altrettanto improponibile sarebbe l’ipotesi dell’alleanza con l’UDC, che senso avrebbe oggi che una coalizione data per vincente si leghi ad un terzo polo sull’orlo del fallimento politico?
D’altronde la grande corsa verso il centro, i dati storici non fanno che confermarcelo continuamente, non ha alcun successo in Italia: abbassa i risultati elettorali dei partiti, aumenta il divario tra i cittadini e la politica e trasferisce voti al non-partito dell’astensionismo generale, senza contare la grande spinta che concede ai movimenti di antipolitica.
È ora che anche il centrosinistra se ne renda conto abbandonando una volta per sempre l’idea di accaparrarsi fasce di popolo che non le sono mai appartenute e cercando (abbracciando la sfida storica di strappare il Paese dal buio della repubblica berlusconiana) di ritornare al suo vero ruolo, quello di interlocutore delle istanze del popolo della sinistra italiana il quale, sicuramente, saprà premiare le scelte giuste che sicuramente non includono un accordo col Terzo Polo (se di polo può parlarsi visti i risultati ottenuti) né tanto meno un mega-accordo in stile Unione, quanto -più che altro- una sana alleanza a lungo periodo delle Sinistre Fed-SEL-PD, senza però tralasciare un preliminare dialogo con quella parte sana, intelligente e concretamente propositiva del movimentismo in modo da inglobarne alcuni dei buoni temi che pur non mancano.
Saranno capaci i Partiti della Sinistra di non farsi scappare la possibilità di una vittoria (anche giovandosi del clima europeo favorevole all’abbandono dei governi di centro destra) oppure sarà solo l’ennesima occasione persa?
In sostanza, la grande corsa verso il centro è storicamente fallita, l’unica soluzione per ridare al Paese un futuro è l’unione delle sinistre, pur nelle loro diversità. Ciò che auspico non è affatto un partito unico della sinistra (per quanto sia necessario che alcune liste si uniscano stabilmente) poiché il bipolarismo è anch’esso fallito e, spero vivamente, non tornerà più nel Paese, ciò che è veramente auspicabile è, mi ripeto, un’alleanza sana e a lungo termine che possa allontanare il paese dal baratro.
Intanto anche a Destra c’è parecchia confusione sul da farsi per la mancanza, manco a dirlo, di una chiara linea politica da seguire in vista delle elezioni del prossimo anno.
Al Congresso della Lega Nord Romagna Roberto Maroni parla di possibili alleanze ponendo i limiti del Carroccio al PdL per un eventuale apparentamento (definito dallo stesso Maroni un’irrealtà) ai ballottaggi di domenica prossima: prima di tutto entro luglio il PdL dovrà “togliere il sostegno al governo Monti”, riconoscere “di aver sbagliato” e portare il Paese alle elezioni in Autunno.
Tuttavia contemporaneamente il partito di Alfano si interroga se provare o meno a stringere alleanze col Terzo Polo nonostante il tracollo di entrambi all’appena passata tornata elettorale, tenendo però lontano quel giuda di Fini (come lo chiama Maurizio Belpietro).

1 commento:

  1. magari prima c'è da capire se il centro sinistra intende ancora prendere le difese dei club economici che hanno in mano il destino degli Stati come Goldman Sachs, Bilderberg e Trilateral...non penso sia possibile tutelare le istanze dal basso e contemporaneamente quelle dall'alto per poter risolvere la crisi.
    SimoPrc

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