Ancora poche ore e sull’Italia potrebbe abbattersi la mannaia delle sanzioni europee: se entro lunedì prossimo non arriverà a Bruxelles una risposta sostanziale alla lettera di messa in mora da parte dell’Unione per la questione rifiuti in Campania, l’Italia dovrà pagare una multa da cinquecentomila euro al giorno “per tutto il periodo nel quale non sarà in grado di risolvere il problema”.
Lo ripetiamo, la soluzione passa attraverso poche, chiare, trasparenti, azioni:
- stop alla costruzione di qualsiasi nuovo forno inceneritore;
- introduzione su tutto il territorio nazionale del sistema di raccolta differenziata dei rifiutiporta a porta;
- introduzione del sistema di tariffazione puntuale per incentivare le comunità a ridurre la produzione dei rifiuti;
- attrezzare ogni comunità di isole/stazioni ecologiche dove poter conferire materiali post consumo, oggetti ingombranti;
- attivazione di progetti per la riduzione alla fonte dei rifiuti: case dell’acqua, pannolini lavabili, prodotti sfusi e alla spina, mercatini del riuso, mercati contadini, gruppi di acquisto solidali…
- incentivazione al compostaggio domestico e attivazione compostiere di comunità;
- officine comunali del riutilizzo, per ridare vita a oggetti (mobili, vestiti, libri, giocattoli, biciclette, apparecchiature tecnologiche, ecc.) sottraendoli al ciclo dello smaltimento.
Questi progetti, applicati contemporaneamente, portano a risultati solo apparentemente sorprendenti: percentuali altissime di raccolta differenziata, drastica riduzione della produzione pro-capite dei rifiuti, risparmio economico per le pubbliche amministrazioni e per la comunità (famiglie e imprese locali), nuovi stili di vita più sobri e sostenibili, migliore qualità della vita delle comunità locali.
Quando anche la politica nazionale lo capirà, mettendosi in fila ordinanatamente e umilmente per imparare dagli esempi virtuosi dei comuni iscritti alla nostra Associazione (e non solo), l’Italia smetterà di finire sotto accusa dalla Comunità Europea e non dovrà certo pagare multe salatissime per evidente e manifesta inadempienza e incapacità…
Il diavolo brucia, i politici che sposano gli inceneritori di solito sono gli stessi che si riciclano da vent’anni, il buon senso è da un’altra parte.
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