Roma, 23 gennaio – Il Consiglio dei ministri ha approvato in queste ore il decreto sull’emergenza rifiuti in Campania. La regione, così ha deciso il governo, potrà continuare a esportare i rifiuti nel resto d’Italia attraverso accordi tra gli impianti. Sono stati inoltre prorogati anche tutti i commissari, dalle discariche ai termovalorizzatori fino agli altri impianti. Per gli Stir, gli impianti di tritovagliatura, viene introdotto il potere di esproprio e si potranno acquisire le aree confinanti i siti, dove saranno realizzato dei biodigestori, per coprire la quota di 585mila tonnellate all’anno raggiunta con il 65% di differenziata. La Tarsu resta ai comuni fino al 31 dicembre 2012.
Infine, entro quattro mesi dovranno essere completati gli impianti di compostaggio di Eboli, San Tammaro e Giffoni Valle Piana.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, tiene però a precisare che “i rifiuti andranno in impianti di altre regioni, ma non senza un accordo preventivo con la regione di destinazione. Ci muoviamo - spiega Clini - in uno spirito di leale collaborazione tra le istituzioni”. “Quello dei rifiuti in Campania è un problema serio - ha ribadito il titolare dell’Ambiente - e dopo c’è anche il rischio di nuove emergenze nel Lazio, in Sicilia e in Calabria”.
Il decreto contiene anche indicazioni sulla commercializzazione dei sacchi biodegradabili e per l’asporto di merci e l’utilizzazione dei materiali da riporto.
Leggi in pagina Approfondimenti il testo integrale del decreto rifiuti!
egazette
Infine, entro quattro mesi dovranno essere completati gli impianti di compostaggio di Eboli, San Tammaro e Giffoni Valle Piana.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, tiene però a precisare che “i rifiuti andranno in impianti di altre regioni, ma non senza un accordo preventivo con la regione di destinazione. Ci muoviamo - spiega Clini - in uno spirito di leale collaborazione tra le istituzioni”. “Quello dei rifiuti in Campania è un problema serio - ha ribadito il titolare dell’Ambiente - e dopo c’è anche il rischio di nuove emergenze nel Lazio, in Sicilia e in Calabria”.
Il decreto contiene anche indicazioni sulla commercializzazione dei sacchi biodegradabili e per l’asporto di merci e l’utilizzazione dei materiali da riporto.
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