lunedì 25 giugno 2012

Ci sono giorni che vale la pena


Ci sono giorni in cui entri in comune e sai che quasi certamente uscirai di lì molto tempo dopo rispetto a quello che avevi preventivato, facendo un decimo, quando va bene, delle cose che avevi in mente di fare.
Perché oggi amministrare un ente locale è cosa assai complessa, soprattutto se fai parte di un comune dai 10.000 abitanti in giù… Tra patti di stabilità, mancanza di risorse, impossibilità ad assumere personale, quasi azzeramento della formazione, aumento endemico delle problematiche e della gestione del quotidiano…
Alla faccia delle storie sul federalismo che ci hanno raccontato per vent’anni, i comuni sono stati svuotati di gran parte delle opportunità per incidere nel miglioramento sostanziale della qualità della vita delle comunità locali.
O meglio, il federalismo è stato applicato, ma al contrario, nel senso che i nostri sindaci si vedono costretti a mettere le mani nelle tasche dei cittadini per trasferire pari pari al Governo centrale quanto riscosso. Il federalismo, appunto, al contrario.
Ci sono giorni, sono la maggior parte, in cui tu arrivi in Municipio e ti riprometti di cancellare quelle due voci, negli appunti, che sono lì da un secolo e che proprio non ci pensano, ad essere scartate. Vuoi per un intoppo burocratico, o per un incomprensione con il funzionario di turno (che siamo esseri umani ed è pure normale), vuoi perché nel frattempo ad ogni angolo di mail o telefonata si nasconde un problema inatteso, una piccola emergenza da affrontare prioritariamente…
Ci sono giorni, quasi mai, dove invece tutto fila liscio e gli incontri che devi fare, le scelte che devi condividere e poi prendere, le idee che avevi in mente, si traducono meravigliosamente in delibere, determine, azioni concrete.
Questa mattina è stato uno di quei giorni. Abbiamo incontrato i tecnici dell’azienda che ha vinto l’appalto per la gestione calore degli edifici comunali, all’interno del quale sono previsti investimenti su edifici e impianti finalizzati al contenimento energetico fino al 10% dell’ammontare del canone complessivo previsto per i cinque anni di contratto.
Si è parlato di caldaie a condensazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti esistenti, efficientamento degli involucri esterni degli edifici (municipio, scuole, palestre). Nel giro di qualche giorno ci sottoporranno una proposta nel dettaglio, è però già adesso chiaro che alla riapertura dell’anno scolastico potremo aver sostanzialmente concluso gli interventi di riqualificazione energetica iniziati diversi anni fa e che nel tempo ci hanno portato a sostituire tutte le caldaie esistenti, rifare gli infissi e i serramenti, migliorare l’impiantistica interna.
Azioni poco visibili, ma concrete ed efficaci, che consentono una significativa riduzione dei consumi, a tutto vantaggio dell’ambiente e delle casse comunali.
Ci sono giorni in cui quando esci, dal comune, sei un po’ più soddisfatto di ieri, e un po’ meno di domani, si spera…

Marco Boschini

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