martedì 19 giugno 2012

Anche quest’anno l’Eni si toglie la cravatta

San Donato Milanese (Milano), 11 giugno – In previsione del picco estivo dei consumi di elettricità, anche quest’anno fino a settembre “Eni si toglie la cravatta”. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, è rivolta ai dipendenti e consiste nell’adottare in ufficio un abbigliamento meno rigoroso, a vantaggio del risparmio energetico. Per consumare meno e lavorare meglio. Evitando giacca e cravatta, infatti, è possibile alzare di un grado la temperatura negli edifici, contribuendo a contenere le emissioni di CO2.
Durante l’edizione del 2011 sono stati risparmiati 430mila kWh di energia elettrica, pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per il condizionamento. Il risparmio complessivo durante i giorni dell’iniziativa corrisponde ai consumi annui per uso domestico di 360 persone. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella prodotta da circa 1.350 viaggi di andata e ritorno in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quella emessa da un’auto nuova per compiere quaranta volte il giro del mondo.
Il risparmio economico risultato dell’iniziativa “Eni si toglie la cravatta” è stato investito in progetti di sostenibilità.
“Incoraggiare i dipendenti a togliere la cravatta in ufficio è una metafora per affrontare un argomento decisamente concreto - spiega una nota del Cane a sei zampe. - Eni ha voluto rompere le righe del protocollo suggerendo la rinuncia a un accessorio di abbigliamento, per quanto simbolo di eleganza e italianità, per affrontare il tema dei consumi attribuibili all’uso smodato dei condizionatori d’aria durante i mesi estivi”. La pratica di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata un modello da seguire anche per altre aziende.
Egazette

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