venerdì 11 gennaio 2013

Un gioco al risparmio


Una raccolta a punti che premia i comportamenti ecologici. È quella che partirà a gennaio in 19 Comuni del Torinese, con il progetto Fada di Achab Group e Keo Projects, dove verranno distribuite 120 mila tessere per sperimentare un nuovo metodo di risparmio. A incentivare la raccolta, infatti, non sarà più il concetto di consumo ma quello di comportamento virtuoso. In particolar modo, per la riduzione della CO2. Contabilizzabile non solo con la pratica del riciclo di plastica e carta ma anche, per esempio, con l’installazione di pannelli fotovoltaici, cappotti isolanti in abitazioni e l’uso dei mezzi pubblici. Pratiche all’insegna della sostenibilità, promosse attraverso a un’alleanza tra enti locali, attività commerciali e cittadini, che permetteranno di accumulare punti da spendere nelle promozione offerte dagli esercizi che aderiscono all’iniziativa. Un esperimento pilota, nato dopo il successo delle macchine mangia-Pet di Torino che, con il sistema delle tessere a punti, hanno permesso di riciclare 30 milioni di bottiglie di plastica Pet in tre anni.
L’ESEMPIO DEL PET – A incoraggiare la nuova raccolta a punti, i risultati delle macchine di Mr Pet installate in dieci centri commerciali di Torino dove, per tre anni, è stata testata la prima raccolta ecologica. Dove, per ottenere un punto spesa, era sufficiente gettare una bottiglia di plastica. Un modello proposto in maniera semplificata che ha permesso di registrare un’ottima reazione dai parte dei cittadini. E che in seguito si è allargata anche nelle Marche e in Sardegna. «In questi tre anni», racconta Paolo Silingardi, amministratore unico di Achab Group, «c’è stata una risposta più che positiva da parte delle persone. Disposte a fare la fila davanti alle macchine per caricare i punti sulle tessere in cambio delle loro bottiglie vuote di plastica». Un successo che ha spinto gli ideatori ad allargare il fronte su più orizzonti, cercando di incentivare ulteriormente i comportamenti virtuosi con lo stesso meccanismo. E ora per accumulare punti si dovranno fare azioni più concrete.
RACCOLTA A 360 GRADI - Azioni che verranno sperimentate da 120 mila famiglie nella cintura torinese. Dove, a fine gennaio, 19 Comuni tra cui Moncalieri, Beinasco e Nichelino, riceveranno le prime tessere per la raccolta. «Le tessere», spiega Silingardi, «arriveranno ai cittadini come allegato del calendario della raccolta differenziata di Covar 14, consorzio di bacino per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti». Tessere dotate di codice a barre attivabili sul sito Fada per raccogliere punti da spendere nelle attività commerciali convenzionate. Un accumulo possibile grazie a un pacchetto di comportamenti, come le migliorie energetiche, il compostaggio domestico, i conferimenti agli ecocentri, ma anche l’acquisto di elettrodomestici di classe A e azioni di volontariato. E, visto il successo, anche il riciclo della plastica in undici nuove macchine Mr Pet installate sul territorio per l’occasione. «A ogni azione sostenibile corrisponde una serie di punti che permettono di accedere a sconti e promozioni: uno ogni 100 grammi di anidride carbonica non emessa».
UFFICIO CO2 - Simbolo della nuova raccolta, infatti, la riduzione di emissioni di CO2. Quantificabili, secondo gli organizzatori, anche grazie alle ricevute di lavori per rendere più sostenibili le abitazioni o migliorandone la classe energetica. «Per conteggiare i punti», spiega Silingardi, «ci sarà uno sportello CO2 virtuale dove inviare le ricevute e le fatture a riprova dei comportamenti virtuosi. Un ufficio che, via web e via telefono, stabilirà la quota di punti accreditandoli in automatico sulle tessere registrate».
SCENARI FUTURI - Una sfida che, dopo i Comuni torinesi, potrebbe allargarsi presto anche al resto della penisola. «La cultura ambientale», afferma Silingardi, «si può fare in tanti modi. Coinvolgere gli enti locali e la rete commerciale è il primo passo e, in futuro, l’obiettivo è di trovare un accordo anche con le aziende del trasporto pubblico per aggiungere soggetti al circolo virtuoso». Una spinta che potrebbe arrivare anche dal patto dei sindaci impegnati a mantenere i propositi di risparmio di CO2, promosse dal trattato europeo 20-20-20 (entro il 2020 produrre il 20% di energia con le rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica del 20% e ridurre le emissioni di gas serra del 20%).
Carlotta Clerici – Corriere.itDa MArco Boschini

Nessun commento:

Posta un commento