venerdì 25 gennaio 2013

MPS, LA BANCA DEL PD CHE NEL 2012 E’ COSTATA 3,9 MILIARDI AGLI ITALIANI. PIU’ DEI TAGLI DELLA RIFORMA FORNERO

DI RED
senzasoste.it

Capita spesso di leggere dei veri e propri esercizi di comprensione su quale sia il potere su cui, in ultima istanza, poggia il Pd. Se ne parla in termini di geografia del sistema politico, un centrosinistra che tende al centro, oppure di geografia economica. Allora si parla del radicamento territoriale del Pd nelle ex-zone rosse. Oppure, facendo esercizio più sociologico, si parla della permanenza della rappresentanza, da parte del Pd, di residui di classe operaia, di pubblico impiego o di una sua forte rappresentanza nei confronti dei pensionati. In tutti i casi si tratta di simulacro ovvero, di fatto, il Pd è solo un simulacro di rappresentanza di regioni che sta portando verso il declino e di ceti sociali ai quali offre solo un progressivo impoverimento.

Nella foto: Pierluigi Bersani e Giuseppe Mussari 

Ma allora, ci si domanda, quale è la vera base sociale, produttiva del Pd? Sicuramente la si trova nelle evoluzioni del mondo delle coop in tre principali rami: grandi opere, grande distribuzione e immobiliare (sul rapporto tra Ipercoop e mattone ci sarebbe molto da scrivere. Su Senza Soste ora in edicola c'è un'inchiesta in questo senso). Ma si tratta solo di una parte del radicamento del potere reale del Pd.

Se si comincia a osservare Unipol, il cui titolo ultimamente è in salute, si capisce come da (molto) tempo il principale partito del centrosinistra presidi un altro grande potere delle società postindustriali: il ramo finanziario-assicurativo. Eccoci quindi ad uno storico potere italiano, nel ramo bancario, nel quale il radicamento Pd può vantare una lunga storia. Ci riferiamo al Monte dei Paschi che è controllato direttamente dal Pd senese quindi su una base territoriale con rilievo nazionale. Ora non ha importanza descrivere qui la guerra tra bande che si è aperta nel Pd a Siena con la crisi di Mps, una guerra che nessuno in Toscana riesce a spegnere tale è l’autonomia del partito democratico senese dal resto della regione. Bisogna soprattutto brevemente raccontare come l’Mps, grazie alla acquisizione sbagliata di Antonveneta e ad una lunga serie di operazioni speculative andate a male, da almeno un lustro si trova in cattive acque. Tanto che, nell’autunno del 2012, il governo Monti decreta, su un testo approvato da un relatore Pd ed uno Pdl, un aiuto alla banca senese pari a 3,9 miliardi di euro. Aiuto poi messo in discussione dal Bce ma superiore, dal punto di vista finanziario, ai “risparmi” che la riforma Fornero ha prodotto con i tagli alle pensioni. 

Questo per dire in che genere di politiche si è gettato il Pd. Per salvare una propria banca da uno sbilancio epocale, di proporzioni gigantesche, è entrato nel governo Monti legittimando le politiche di trasferimento delle risorse dello stato dalla spesa pubblica agli aiuti ai bilanci delle banche. Monti si è occupato, per dare un’idea sommaria dell’operazione, degli aiuti a banche greche, spagnole, portoghesi (che finiranno, in una partita di giro, alle banche tedesche e francesi) e al Pd è toccato il corposo aiuto a Mps. Aiuto che è servito, tra l’altro, ad evitare che la banca fosse commissariata dallo stato, disintegrando il residuo potere piddino senese e nazionale nei corridoi di Mps. Queste storie hanno sempre la caratteristica di fornire nuovi capitoli. Pochissimi giorni fa, con delle prove fornite dal Fatto Quotidiano, esce la prova inoppugnabile che Mussari, allora presidente di Mps e fino a poche ore fa presidente dell’associazione delle banche italiane (praticamente un ministro), aveva fatto una pesante operazione di cosmesi finanziaria con il bilancio 2009 del Monte dei Paschi. In poche parole aveva acquisito come attivo una serie di pericolosi derivati, contratti con una banca giapponese, che altro non erano che letali bombe ad orologeria nei bilanci della banca senese. E bravi Monti e il Pd, con il concorso del Pdl, che hanno decretato aiuti, e di quali proporzioni, ad una banca che è piena di vere e proprie bombe ad orologeria finanziarie. Tutto questo per sottrarre la banca ad un vero controllo pubblico.

Nel frattempo Mussari, che alcuni blog finanziari definiscono “il peggior presidente dell’Abi di sempre” si è dimesso, dichiarandosi innocente, dall’associazione italiana dei bancari. Resta uno sbilancio di dimensioni ciclopiche in Mps, con risorse considerevoli tolte ai beni pubblici per immetterle in una voragine di debiti privati. Tutto questo, naturalmente, senza che Mps abbia minimamente migliorato la propria offerta finanziaria a imprese, famiglie, singoli, coppie in cerca di mutuo. Si è presa una parte notevole di denaro pubblico per farla sparire nel niente di una voragine di bilancio. 

A questo punto chiedersi cosa sia veramente il Pd non fa certamente male. Al di là delle operazioni di creazione di simulacro per attirare elettori resta la sostanza materiale di un potere profondamente immobiliare (Ipercoop non è solo grande distribuzione), legato alle grandi opere (le cooperative edilizie) e speculativo-finanziario (Unipol e Mps). Si tratta di tipici poteri del liberismo odierno nazionale, quello legato al circuito mattone-moneta. Un circuito a cui le attuali politiche dell’eurozona di trasferimento, per quanto convulso ed instabile, delle ricchezze dalla spesa sociale ai bilanci delle banche va benissimo. Ma anche un partito molto diverso non solo dalla propaganda che fornisce di sé ma anche dall’immagine che comunemente si fanno anche i suoi avversari. Eppure basta seguire gli interessi materiali per sapere, in politica e non solo, chi si ha davanti.

Red
Fonte: www.senzasoste.it
Link: http://www.senzasoste.it/nazionale/mps-la-banca-del-pd-che-nel-2012-e-costata-3-9-miliardi-agli-italiani-pi-dei-tagli-della-riforma-fornero
23.01.2013

7 commenti:

  1. La vicenda MPS nasce dalle scelte di alcuni manager che si ipotizza abbiano effettuato movimenti raggirando il consiglio d'amministrazione e sarà la magistratura ad accertare se sono state corrette o meno. Non c'è alcuna matrice politica.
    Vedo tanti sciacalli che stanno cercando di strumentalizzare questa vicenda chiamando in causa il Pd. Mps ha un legame con la sua Fondazione di origine bancari...a come ce l'hanno tutti i grandi istituti di credito italiano,inoltre, le Fondazioni hanno svolto un ruolo positivo. Sono stati investitori stabili e se il sistema bancario italiano è migliore rispetto a quello di altri Paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti, affidato esclusivamente a meccanismi di mercato, forse lo si deve proprio al ruolo delle Fondazioni.
    La banca non sara' salvata con i soldi dell'Imu e chi fa queste affermazioni o è inconsapevole oppure è in malafede. Mps dovrà restituire i Tremonti-bond e lo stato incasserà interessi molto alti.

    le coop e il mattone ?
    Nel settore della sanità, il Consorzio Cooperative Costruzioni ha 18 cantieri aperti per la realizzazione e l'ampliamento o la ristrutturazione di ospedali per un valore complessivo di opere per 300 milioni di euro .

    Non si possono confondere le responsabilità degli azionisti Fondazione MPS, ente senza scopo di lucro, con le responsabilità manageriali della Banca.
    La manipolazione dell’informazione , grillo insegna, consiste nel mettere tutte le responsabilità in un unico calderone, inventarsi qualche diceria e individuare un unico responsabile: il PD nella persona di Bersani come pericolo n1 perchè in Italia i poteri forti non vogliono che governi il centrosinistra.
    Non si possono confondere le responsabilità politiche di un Partito con quelle di amministratori locali, ancorché questi appartengano allo stesso partito.
    Queste responsabilità non hanno nulla a che vedere con gli eventuali illeciti che gli stessi attuali Manager della Banca stanno cercando di evidenziare collaborando con la Magistratura (per stessa ammissione del PM.
    Questi articoli e chi li diffonde credo siano peggio dei giornalisti del Giornale e di Libero

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  2. "La vicenda MPS nasce dalle scelte di alcuni manager che si ipotizza abbiano effettuato movimenti raggirando il consiglio d'amministrazione e sarà la magistratura ad accertare se sono state corrette o meno. Non c'è alcuna matrice politica"
    Ivan,ma veramente credi a quello che scrivi? Alcuni manager? e chi sono questi manager? da dove arrivano? chi li ha portati li? chi hanno finanziato?
    Certo, lo hanno fatto con i loro soldi (facile,se prendi un lauto stipendio).
    Ti do io un paio di nomi di questi manager, che dici senza matrice politica:

    l più generoso è stato Giuseppe Mussari, l’uomo della bufera Mps: ha versato al Pd e all’antenato Ds 683.500 euro in dieci anni. Il suo ultimo vice, Ernesto Rabizzi, vicepresidente del Monte dei Paschi di Siena (e attuale presidente della controllata e super pagata Antonveneta), ha versato 125 mila euro in due anni al solo Pd. Non sono però stati gli unici. Perché alla tesoreria congiunta di Camera e Senato risultano 23 attuali o ex manager del Monte dei Paschi di Siena che hanno versato negli anni oltre 2 milioni di euro al partito oggi guidato da Pier Luigi Bersani. C’è Saverio Carpinelli, presidente di Mps capital service, che ha donato alle federazioni di Siena del partito 176.063 euro. Alessandro Piazzi, deputato della Fondazione Mps, che ne ha versati pochi meno di 162 mila euro. Riccardo Margheriti, presidente di Mps banca verde, che ha sfiorato i 133 mila euro.

    Tutto lecito, certo.
    Ma Berlinguer non aveva detto qualche cosa sulla questione morale?

    Rosco115

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  3. Mi spiegheresti per favore questi versamenti se sono illeciti e a cosa sono serviti ?
    Inoltre mi spiegheresti se questi versamenti hanno a che fare con cil presunto illecito legato ai derivati ?
    Vedi potresti semplicemente dire che quello che scrivi è falso e distorto ed e' uscito dalla vocina di un grillino parlante, ma ma preferisco sorvolare e leggere quanto prima le TUE riflessioni e le TUE risposte non quelle di Beppe Grillo.

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  4. quale beppe grillo? quello che scrivo è su tutti i giornali. Basta leggerli. Li stai leggendo, Ivan? Vai a vedere le fonti? oppure fai come per la vicenda Penati, quando lo difendevi a spada tratta dicendo che era una congiura messa in piedi dalle forze del male?
    Ho scritto MOLTO chiaramente che i versamenti non sono illeciti. Ribadisco il fatto che mi sembra improprio definire questi sedicenti manager senza matrice politica.
    ti riconfermo il fatto che moralmente mi sembra molto discutibile il comportamento del PD.
    Mi dici cosa ho scritto di falso e distorto?
    ti ribadisco che io non ho bandiere da sventolare e quello che dico è tutta farina del mio sacco, e queste sono le MIE riflessioni.
    Mi vuoi chiamare grillino parlante?
    Mi hai chiamato in tanti modi su questo blog, anche prima che Beppe Grillo entrasse in competizione. Se ti fa piacere continua pure. Tanto poi ti difendi dicendo di essere ironico. io credo che tu sia solo suscettibile.
    Saluti
    rosco115

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  5. Fonte di rosco115? "Libero" del 28.1.2013 (articolo firmato da Franco Bechis, noto e autorevole opinionista anticomunista destrorso).
    Fonte di MagU? www.senzasoste.it, sito web livornese e, mi pare, non ufficialmente rifondarolo.
    Gli estremi s'incontrano, quando si tratta di sparare sul Pd.
    Contributi dei manager MPS (o di altri) al Pd e ai Ds? "Tutto lecito", scrive rosco115, ma "Berlinguer e la questione morale"? rosco115 è troppo intelligente per non capire che quel riferimento proprio non regge. Berlinguer evidenziava e criticava l'occupazione impropria dello Stato e delle Istituzioni pubbliche da parte dei partiti di governo come il male da condannare e da combattere. I contributi leciti e legittimi ai partiti, tutti i partiti, sono altra cosa e c'erano anche ai tempi di Berlinguer. Anzi, allora c'era anche qualcosa di illecito (i rubli sovietici, per esempio, flusso di denaro successivamente interrottosi per le scelte politiche fatte da Berlinguer e dal Pci).
    Le malversazioni, le operazioni criminose, i falsi in bilancio, le tangenti dei manager del MPS o di altri istituti, quando appurati, sono da perseguire, anche penalmente. Ed è da cambiare, per restare al caso MPS, lo statuto che, contrariamente alla legislazione vigente (legge Ciampi), prevede la presenza della Fondazione senese nella banca per una quota del 51% anzichè quella massima del 49%. Le istituzioni locali senesi, le forze politiche (Pd compreso e prima di tutti), non possono continuare a bypassare importanti normative nazionali per ragioni di tipo localistico.
    Sono in corso delle indagini. Vedremo quali e di chi sono le responsabilità, ma cercare di giocare la vicenda in funzione anti-Pd pare anche a me, come ad Ivan, strumentale e, aggiungo, miserevole.
    mfp

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  6. Le istituzioni locali senesi, le forze politiche (Pd compreso e prima di tutti), non possono continuare a bypassare importanti normative nazionali per ragioni di tipo localistico.
    questo lo hai scritto tu, non io. Però, se io scrivo che "Ribadisco il fatto che mi sembra improprio definire questi sedicenti manager senza matrice politica.
    ti riconfermo il fatto che moralmente mi sembra molto discutibile il comportamento del PD" allora sono strumentale, e miserevole.
    Per quello che riguarda i dati, non mi pare siano stati smentiti. Se si, chiedo scusa.
    Stiamo sui fatti per favore.
    Saluti
    rosco115

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  7. Rosco c'è in corso una indagine che sarà finita solo dopo le elezioni.
    Purtroppo non c'è niente di nuovo riguardo ad un sistema bancario che non solo in Italia troppe volte ha giocato con i tastini della finanza per poi ripercuotere nell'economia reale le sue irresponsabilità.

    Nel mentre si possono riempire intere pagine di giornali e di blog o facebook per dire che il PD ha fatto il cosiddetto "palo" al ladro, perché' è questo che si vuole far passare.
    Le responsabilità politiche vanno comunque individuate anche nel caso di eventuale distrazione nella vigilanza, ma non è corretto porre sullo stesso piano questa responsabilità con l’ipotesi di colpevolezza per un reato.
    Come anche va distinto il comportamento di un partito che, a seguito di ipotesi di reato da parte di uno dei suoi aderenti, affida alla Magistratura il compito di accertarne la responsabilità, senza invocare privilegi di alcun genere per la persona inquisita, rispetto a quei partiti che si nascondono dietro il diritto personale di “non colpevolezza” fino al terzo grado di giudizio.

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