lunedì 14 gennaio 2013

IL PAESE DEI DETENUTI SPECIALI


La stampa italiana in merito alle questioni riguardanti la detenzione si comporta in maniera diversa a seconda delle persone coinvolte. Chissà cosa succederebbe se Lusi, Fiorito, Dell’Utri & co. fossero detenuti nel carcere di Viterbo…


"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte." Così recita la nostra Costituzione, ma in realtà in Italia ci sono spesso due pesi e due misure. Ho citato nel titolo alcuni nomi di politici che hanno presumibilmente investito soldi pubblici per fare la bella vita. Lusi trascorre i domiciliari in un convento, del resto è solo accusato di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita. 

Fiorito è accusato di peculato, scomparso oltre un milione di euro, dopo tre mesi di carcerazione preventiva torna a casa ai domiciliari. Il 28 marzo di quest'anno arriverà la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio pergli indagati della P3: Marcello Dell'Utri, Denis Verdini e Flavio Carboni. L'accusa è di aver creato una loggia in grado di influenzare gli affari dell'eolico e le decisioni di Consulta, Csm e Cassazione. Sono solo accusati di aver violato la legge Anselmi, associazione a delinquere, corruzione e abuso d'ufficio. I tre della P3 sono tutti a casa, anzi qualcuno potrebbe essere candidato alle prossime politiche. 

Ma perché dovrebbero essere tradotti tutti nel carcere di Viterbo? Il 6 settembre del 2011 il garante dei detenuti Marroni fece una disamina sulle condizioni del carcere Mammagialla, oltre ai soliti problemi di sovraffollamento e di carenza di personale, segnalò un'altra criticità: altissimo contenuto di arsenico nell'acqua. Con 10 microgrammi di arsenico l'acqua è considerata non potabile e addirittura non ci si può assolutamente cucinare, né lavare. A Viterbo sono stati riscontrati oltre 50 mg/litro di arsenico. Il 12 settembre del 2011 il partito dei Radicali aveva presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro della giustizia, al Ministro della salute, ma non c'è stata nessuna risposta, nessuna inchiesta. 

L'Organizzazione mondiale della sanità e perfino l'Unione europea hanno dato indicazioni di ridurre al più presto la soglia massima di arsenico nelle acque erogate per il consumo umano atteso che l'arsenico è classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie. A distanza di oltre un anno la situazione non è cambiata, forse, per far rispettare la Costituzione bisognerebbe avere nel carcere di Viterbo (e non solo) detenuti del calibro di Lusi, Fiorito & co. quando loro finiscono in carcere la stampa ha la massima attenzione sulla loro detenzione. 

Dal blog dell'autrice 

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