mercoledì 2 gennaio 2013

PER IL 2013, PRETENDIAMO UNA NORIMBERGA NAZIONALE


Auguri, il 2013 sarà l'anno della Rinascita. Per gli omosessuali e le donne, per i poveri, per coloro che ancora sanno pregare nonostante questa Chiesa compromessa e complice, per gli indignati e i liberi, per quelli che si fanno schifo almeno una volta al giorno...


Un saluto al vecchio anno con questa scena finale de Il Padrino III
Breve riflessione: si può pensare di costruire un domani per il nostro paese sfuggendo al nostro passato? Senza pagare pegno? Don Michele Corleone, il Padrino, è riuscito a liberarsi dei suoi crimini, lasciando ad altri i propri affari? Il destino l'ha punito in quello che aveva di più caro: la figlia Maria, ammazzata sulla scalinata del teatro Massimo a Palermo. Si era conclusa l'opera la Cavalleria Rusticana, tra i cui cantanti protagonisti c'era il figlio dello stesso Padrino, l'eco degli applausi era appena scemata e la morte di Maria, per una pallottola vagante indirizzata al padre, ha chiuso per sempre il sipario, oltre il teatro, sulla vita.
Ed ecco che anche nel nostro Paese il passato nuovamente si presenta, minaccia, aggredisce: il sipario sta per abbassarsi sul vecchio anno e... chi meglio di noi conosce il melodramma?!

Lui è tornato, ancora più osceno sotto le sembianze di un Cinese dalla calottina di un pupazzetto da ovetto con sorpresa, con il sorriso che più non riesce a nascondere il ghigno. Suonano i tamburi dei suoi servi più fedeli, mentre egli irrompe nelle nostre case, Vecchio incontinente di parole e pensieri, che da oltre venti anni ci tiene in ostaggio. 
"Mi si è fidanzato" cinguetta una delle meno responsabili. Altri sono i comprimari della danza macabra che ha infestato l'Italia, uomini con ben altre responsabilità, poggiati sul piedistallo dell'equidistanza: equidistanza, in Italia, fa rima con vicinanza, al potente. 
Ripensando all'anno che è stato, mi ritorna in mente la nostra illusione: iniziammo il 2012 con cuore speranzoso dopo che, nel novembre del 2011, il grande ricattatore/ricattato era stato cacciato. E, allora, ancora una volta, invece di tentare di fare i conti con il passato, ci consegnammo - non tutti, ma certo in molti - al nuovo redentore, come se non fossimo stufi di essere redenti. Ed ecco che il 2012 ci lascia, ma non ci lascia il salvatore venuto dal freddo che, ahimè, ringalluzzito dagli Osanna - non di tutti, ma di molti - dopo ripensamenti e riflessioni, ha deciso di continuare a salvarci. Non prima di aver avuto l'approvazione di qualche importante cardinale e del Grande Centro. Ma se uno si sposta, cosa resta del centro, grande o piccolo che sia? Forse è un centro immobile, qualche cosa di celestiale, di miracoloso, che rimanda ad altro. 
Intanto, stanno preparando le liste, ovvio che qualcuno che già stava alla corte del Vecchio incontinente ne farà parte. Uomini e donne che hanno già calcato le scene, che caso mai, en passant, hanno anche confermato che una ragazzina minorenne, male amata e abbandonata, vissuta tra case di correzione e periferie cittadine, era stata accolta e accudita dal finto Cinese per bontà d'animo, non certo per lussuria, e perché il Vecchio credeva che fosse la nipote di un importante uomo di stato straniero. Speravamo che almeno la storia avesse un senso compiuto, che diamine: questa ragazzina è la nipote di un uomo potente, o una diseredata? E, poi, Il centro estetico: sogno di un Italia in bianco e nero! 

Possiamo costruire un futuro con questo passato? Con queste prese in giro che ancora ammorbano l'aria? Diceva un poeta: "la carità feroce del ricordo". Noi dobbiamo ricercare questa carità feroce. Noi dobbiamo pretendere una Norimberga nazionale. Qualcuno può obiettare: la Norimberga la fanno i vincitori. E cosa siamo noi cittadine e cittadini? Noi, indignati, noi che abbiamo sopportato piduisti mascherati da democratici, finti cattolici, vecchi travestiti da giovani, ministre improvvisate, ipocriti furfanti, falsi... Falsi e basta, e autentici traditori. Traditori dei servitori dello Stato che lo Stato ha mandato allo sbaraglio come ostacoli da eliminare sotto banco e intanto...Intanto i poveri diventano più poveri e i ricchi più ricchi: non è andata così in questi ultimi tempi? Certo, la crisi. Possibile che la crisi abbia solo sfiorato il Vecchio Cinese incontinente: una separazione da TRE MILIONI DI EURO AL MESE di alimenti! 
Già sento le sirene dei tromboni di turno, i molto intelligenti dissacratori - dissacrare sotto protezione -, che piacciono tanto: chi pensa così è un invidioso, un rosicone.
Rosicone di chi? 
Di un Vecchio solo. Ah, non è più solo: si è fidanzato, ufficialmente, anche la figlia ha conosciuto la nuova donna del papà. E sembra piacerle. Si può capire che si siano intese. La televisione dove esordì la nuova amata era una delle migliori della Campania e la ragazza: che classe, che dizione, che gestualità. Che sensualità contenuta. La Chiesa vicina al Vecchio Cinese è soddisfatta, lui ha messo la testa a posto: si è fidanzato con una brava fanciulla. 
Di una ex moglie, che ha dovuto sopportare i tradimenti e tutte quelle case infestate per anni da servi e comprimari e ha dovuto ascoltare e ridere di barzellette oscene. Sorvoliamo sul resto, per pudore. 
Di uno che sta per scoppiare per quanto ha ingurgitato, di tutto, anche di rabbia. Ma se si è dedicato al Paese?! Si è sacrificato! 
Povera Italia derubata, presa in giro e maltrattata.
Povera politica: cosa resta della responsabilità in politica e della politica? 
"[...] 'maltrattare' la politica, ridurla a mero esercizio di potere, o peggio ancora a puro interesse personale, è un atto gravissimo, che uccide la speranza, oltre che un atto stolto, perché, così facendo, si perde il bello della politica e le tolgono l'anima" (Tina Anselmi). 
Non possiamo più togliere l'anima alla politica e farcela togliere.
Siamo un Paese cattolico, cattolicissimo. Il papa ci guarda e ci protegge.
Almeno all'anima ci teniamo.

Auguri, il 2013 sarà l'anno della Rinascita, anche per chi non ha anima cattolica, o di qualsiasi fede, ma solo un'anima ricevuta per caso, forse per sbaglio, per gli omosessuali e le donne che non si coprono dalla testa ai piedi, per i poveri, per coloro che ancora sanno pregare nonostante questa Chiesa compromessa e complice, per gli indignati e i liberi, per tutti quelli che non avendo la fortuna di essere l'Uomo venuto dal freddo, non sono neanche suoi seguaci, quelli che non discutono ore e ore sulla vita del feto, quelli che non accettano di perdere il lavoro, quelli che pensano, quelli che sognano sogni che non si trasformano in incubi, quelli che non sono servi, quelli che si fanno schifo almeno una volta la giorno, pensando a quanto siamo spreconi e intanto altrove... 
di Anna Vinci 

Nessun commento:

Posta un commento