mercoledì 30 gennaio 2013

Lombardia, già il 78% delle tasse resta in Regione


Dunque, Roberto Maroni anche oggi ha ribadito che se vincerà in Lombardia, tratterrà il 75% delle tasse lombarde sul territorio per abolire, tra le altre cose, il bollo auto (la batteria di pentole in omaggio per ogni elettore che abbia il coraggio di votare Lega, no?)
C’è un piccolo problema, però: già il 78% delle tasse resta in Lombardia. Ohibò: quindi Maroni vuole regalare un bel 3% di tasse dei cittadini a Roma Ladrona?
A smontare il cavallo di battaglia leghista ci pensa Andrea Di Stefano, ex-competitor di Ambrosoli alle primarie e capolista della lista “Etico a Sinistra“, con un’analisi di Alessandro Santoro. Infatti, l’ammontare delle spese pubbliche (statali e regionali) realizzate sul territorio dello Stato è pari già oggi al 75% delle entrate realizzate in Lombardia, stando ai dati della Banca d’Italia, riportati qui di seguito. 
Media 2004-2006
  • Entrate: 14.579
  • Spese primarie: 9.977
  • Rapporto: 68%
Per spese primarie si intendono:
  • le spese per prestazioni sociali;
  • le spese correnti;
  • gli investimenti in beni e servizi a beneficio dei cittadini e delle imprese lombarde
tuttavia nel conteggio precedente mancano gli interessi da pagare sul debito e che gravano su tutti gli italiani
Se ripartiamo questi interessi pro-capite, si ottiene un ammontare di circa 1500 euro per residente in Lombardia, e a questo punto si ottiene che ciò che spende la PA per i residenti in Lombardia è già più del 75% delle entrate realizzate in Lombardia: (9.977+1500)/14579= 78%
Questo significa che se la Regione Lombardia volesse trattenere una percentuale del 75% delle entrate sul proprio territorio dovrebbe necessariamente
  • fornire tutti i beni e i servizi che oggi sono forniti dallo Stato, e dagli enti pubblici (Inps in primis)
  • assumersi una quota di debito e pagarne gli interessi
Che cosa cambierebbe per i cittadini e le imprese lombarde?
Assolutamente nulla, o meglio, solo un gran caos amministrativo, oltre, si intende, ad un peggioramento generale delle prestazioni offerte dal nuovo “stato” indipendente.
Ancora così convinti di votare Roberto Maroni?

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