mercoledì 30 gennaio 2013

Lombardia, indagati per i rimborsi regionali una ventina di consiglieri dell'opposizione


L'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Robledo riguarda le spese effettuate da esponenti
del Pd e dell'Idv con i fondi del Pirellone. Già indagati 62 consiglieri della maggioranza Pdl-Lega
Lo leggo dopo

Una ventina di consiglieri dell'opposizione alla Regione Lombardia, tra cui esponenti del Pd e dell'Idv, sono indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio. L'indagine è lo sviluppo di quella che vede già coinvolti 62 consiglieri del Pdl e della Lega e riguarda spese 'sospette' fatte coi rimborsi regionali. Nei prossimi giorni verranno notificati gli inviti a comparire ai nuovi indagati.

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Poche settimane fa la guardia di finanza si era recata negli uffici dei gruppi consiliari di Pd, Sel, Idv  Pensionati, gruppo Misto per ritirare una ventina di scatoloni pieni di carte che, come è accaduto per i consiglieri di Pdl e Lega, sono state analizzate per chiarire i motivi delle spese effettuate a partire dal 2008 con i soldi pubblici. Dalle prime indiscrezioni sembra che le spese finite 'sotto la lente' degli inquirenti riguardino cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle contestate nella prima tranche dell'inchiesta agli esponenti della maggioranza.

Le prime reazioni arrivano dalla Lega che, con Roberto Maroni e Matteo Salvini, chiede a Umberto Ambrosoli se, per caso, non abbia intenzione di rinunciare alla candidatura visti gli sviluppi dell'indagine. Roberto Formigoni scrive su Twitter: "Ambrosoli aveva giurato di non volere indagati in lista. Ora le sue liste ne sono piene. Che farà il grande avvocato?". Puntuale arriva la replica del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Umberto Ambrosoli ripete di essere favorevole ai controlli anche sulle opposizione e contrattacca replicando alla Lega che il Carroccio: "farebbe meglio a mettere qualche manifesto abusivo in meno, e con il risparmio rifondere i soldi spesi dai consiglieri leghisti per i matrimoni dei familiari e per le cartucce da caccia, messe a carico dei contribuenti."

Sulla vicenda interviene anche Gabriele Albertini che promette, in caso di vittoria alle regionali, una riforma della legislazione sui rimborsi che preveda una rendicontazione molto più precisa e dettagliata di ora. Per il Pd arriva una nota del capogruppo Luca Gaffuri che ribadisce "la piena fiducia nella magistratura" e sottolinea che "solo il due del bilancio del gruppo per cento è destinato a rimborsi per i consiglieri". Gaffuri conclude: "'Siamo certi di poter dimostrare di aver utilizzato le risorse a nostra disposizione per attività politica e istituzionale, nella nostra documentazione non si troveranno spese per cartucce da caccia o per banchetti di nozze"
Repubblica.it

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