giovedì 2 febbraio 2012

“Giornata della memoria: se comprendere è impossibile, conoscere e’ necessario”


IL FILM “THIS IS ENGLAND” E LA MOSTRA “SHOAH E PORRAJMOS IL RAZZISMO” GLI EVENTI PATROCINATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E PROMOSSI DALLE ASSOCIAZIONI PER COMMEMORARE LE VITTIME DELLA SHOÀ
Bareggio La Repubblica Italiana ha proclamato il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giornata della Memoria”. Questa è la frase scelta dall’Amministrazione Comunale per i manifesti istituzionali che hanno lo scopo di ricordare lo sterminio del popolo ebraico durante la seconda Guerra Mondiale.

La Giornata della Memoria è stata infatti istituita con legge nell’anno 2000, in particolare l’art. 2 della legge prevede che in occasione di questa Giornata siano organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
In occasione di questa giornata l’Assessorato alla Cultura e Identità Locale propone in collaborazione con l’Associazione Cin Teatro S. Luigi un film a tema, l’appuntamento è in via IV novembre n. 42, alle ore 21.25.

«Venerdì 27 gennaio, per celebrare il Giorno della memoria – commenta Emilio Cozzi critico, giornalista e relatore del Cineforum di Bareggio - il cineforum di Bareggio proporrà This Is England (ore 21:15, presso il cineteatro San Luigi di via IV Novembre, 42). Uscita nel 2006 ma tardivamente distribuita in Italia, la pellicola è scritta e diretta da Shane Meadows, regista britannico da più parti considerato uno dei migliori dell’ultima generazione. Forse il migliore.
This Is England racconta anzitutto di una mancanza. Quella del protagonista, Shaun (Thomas Turgoose), dodicenne della suburbia inglese cui la guerra delle Falkland ha ucciso il padre. Racconta anche di un’appartenenza, meglio, di un desiderio di appartenenza. Shaun lo soddisferà abbracciando l’ideologia nazionalista e razzista del National Front.

Di primo acchito – continua Cozzi - la scelta del film, ambientato nel 1983 e lontano dall’evocazione diretta dell’Olocausto, sembrerebbe poco pertinente. Anche alla luce del fatto che, il 13 gennaio, il cineforum ha salutato il nuovo anno proiettando This Must Be the Place, l’ottimo film di Paolo Sorrentino narrativamente più prossimo alla tragedia ricordata il 27 gennaio.

Eppure il grande cinema stupisce anche, se non soprattutto, quando non racconta. Sono i suoi segni e i suoi sensi a espandere una storia che sembrerebbe dire tutt’altro. Da questo punto di vista e pur non parlando esplicitamente di Shoah, This Is England è forse il film che meglio di ogni altra pellicola stagionale è riuscito a svelare con profondità brutale ma sentita l’essenza di un odio vergognoso e virulento. Una furia che nella propria illogicità trova, per paradosso, linfa imperitura.
Ecco perché, per celebrare il Giorno della memoria – conclude Cozzi - un film ambientato in Inghilterra 40 anni dopo l’Olocausto assurge a gesto non solo opportuno, ma ancor più significativo. Vi si aspetta al cinema».

La mostra “Shoah e Porrajmos il razzismo” promossa dall’A.N.P.I. e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e Identità Locale è visitabile fino al 28 gennaio prossimo, presso la sala riunioni della Biblioteca Civica di via Marietti, negli orari di apertura della Biblioteca Civica e la domenica dalle ore 9.30 alle ore 12.00.

Nel giugno del 2009 il Comune ha partecipato ad Auschwitz alla Conferenza Europea sul tema: “I gemellaggi come veicolo per la pace e la salvaguardia dei diritti umani”, organizzata dalla sezione italiana dell’AICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) in collaborazione con l’Associazione Città Polacche e la partecipazione dei comuni tedeschi e francesi. In quell’occasione è stata deposta una pietra della memoria con il nome di Bareggio, la pietra ha contribuito a formare l’edificazione del Tumulo della Memoria e della Riconciliazione, innalzato nei pressi del campo di sterminio.
«La riscoperta del significato istituzionale delle ricorrenze – commenta il Sindaco e titolare dell’Assessorato alla Cultura, Monica Gibillini – fa parte dei nostri progetti di mandato, per richiamare l’attenzione della cittadinanza a questi momenti, così da approfondirne il significato.
Nel libro “Bareggio un secolo di storia” si leggono le storie di alcuni bareggesi deportati nei lager in Germania, testimonianza di una tragedia che ha toccato direttamente anche la nostra comunità.
Tutte le iniziative intraprese esprimono il nostro desiderio profondo di fare memoria del valore della pace – conclude il Sindaco Gibillini - conquistata dall’attuale civiltà europea, senza dimenticare la storia affinché episodi come quello dell’olocausto non accadano più. L’auspicio è che queste ricorrenze istituzionali possano sensibilizzare il senso di pace e di giustizia quali desideri autentici del cuore dell’uomo”.


CittàOggiWeb

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