Settantacinque ettari, quasi quanto 100 campi di calcio: è la dimensione di territorio italiano che ogni giorno viene eroso dalla cementificazione selvaggia. Di questo allarme, lanciato da Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del Fai, il fondo per l'ambiente italiano, si è discusso a Milano nel corso di un incontro, promosso appunto dal Fai e dal Www per proporre una road map finalizzata a un cambio di rotta, per non essere sommersi dal cementro. Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf Italia: "E' il peggiore allarme per il nostro territorio, più che incendi, bracconaggio e inquinamento". Nel corso dell'incontro è stato prsentato il dossier "Terra rubata, viaggio nell'Italia che scompare", un'analisi dettagliata sugli scempi che ogni giorno deturpano il nostro territorio, come spiega Gaetano Benedetto, responsabile dell'Ufficio ambiente del Wwf. Secondo i dati forniti da Fai e Wwf, dal 1948 ad oggi il territorio è stato violentato con 4,5 milioni di edifici irregolari, 75mila l'anno, 207 al giorno. Allarmante, infine, anche il rischio desertificazione con il 12,7% di "vulnerabilità" a livello nazionale.
Stampa.it
Stampa.it
Nessun commento:
Posta un commento