venerdì 13 aprile 2012

Mr. Commodore se ne è andato. Lanciò i primi computer Vic 20 e C64


Angelo Miotto E
Vic 20, Commodore 64 e poi 128. Per molti di voi, i più giovani, non vorranno dire nulla.
Ma per tutti quelli che nei primi anni ’80 iniziavano a mettere le dita su un computer , i primi e primordiali giochi sono un ricordo da custodire gelosamente.
Vic 20 e Commodore 64 sono due loghi, due icone, inventate da Jack Tramiel. Che se ne è andato, domenica sera, all’età di 83 anni.
Figlio di ebrei polacchi, sopravvissuto ad Auschwitz, Tramiel emigrò negli Usa. Iniziò anche lui con le macchine da scrivere. Prima facendo manutenzione per l’esercito americano, poi mettendosi in proprio e fondando la Commodore Inc. I primi pomeriggi spesi passando ore con ij dinosauri dei futuri e moderni giochi cominciarono da lì. Vic 20 vuol dire gettoni del telefono e cinquiecento lire di carta, niente cellulari, niente internet e tanta curiosità per capire fin dove avrebbe potuto portarci la tecnologia. Erano ‘solo’ 32 anni fa.
Un registratore e delle cassette, sembrano immagini in bianco e nero, e invece erano quei pochi colori disponibili per gli schermi, che ai ragazzi sembravano già monitor da avanzata stazione spaziale.
Non c’era nulla prima, gli anni 80 sono quelli delle cassettine Atari, ma la tastiera di un Vic20 o di un C64 davano una ebbrezza in più e ti facevano sentire con quelle due parole loading e ready quasi un programmatore.
Ora sono due vecchi cartoline ingiallite dai ricordi da postare, con queste righe, su un affollatissimo social network consultabile in touch.

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