martedì 24 aprile 2012

28 Aprile Giornata Vittime Dell'Amianto


Quattromila morti all'anno e oltre 20 milioni di tonnellate  di territorio ancora da bonificare.
La questione legata all'amianto, si può dire, è antica quanto l'utilizzo di questo materiale.
Sin dalla fine dell'800, alcuni studi scientifici avevano osservato come l'esposizione all'asbesto potesse costituire una delle cause scatenanti di alcune gravi malattie dell'apparato respiratorio, come il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare.
E durante la Seconda guerra mondiale una ricerca condotta in Germania registrò come, diminuendo l'esposizione all'amianto, le malattie respiratorie per i lavoratori diminuissero.
In Italia,   principalmente in Piemonte, dove a Casale Monferrato per molti anni è stata attiva una fabbrica di Eternit; e nel nord est (Gorizia e Monfalcone), ma anche al sud – il problema amianto è da molti anni al centro di incessanti dibattiti fra il Governo e le Associazioni per le vittime dell'amianto. La prima norma definitiva è del 1992, con la Legge 257 che ordinò ildivieto di utilizzo dell'amianto e la bonifica di tutti i manufatti che lo contenevano. Altrettanto importante, nella stessa legge venne sancito il riconoscimento delle malattie connesse all'esposizione all'amianto comemalattie professionali.
Questo, tuttavia, non ha impedito ad alcune aziende di continuare l'utilizzo dell'amianto – chiamato Eternit Fibronit – nei procedimenti di fabbricazione e nei prodotti, con la conseguenza che il numero delle vittime, di fatto, non si è mai arrestato.
Basta una sola fibra d'amianto (del diametro di un millesimo di millimetro), per causare un principio di malattia mortale.
Per questo, oggi, in tutto il mondo varie Associazioni gridano in ogni lingua e in ogni dove“Vogliamo un mondo senza amianto!”
E’  auspicabile  che tutti i Governi  si attivino affinchè la bonifica sia reale e non fittizia e che si stabiliscano regole chiare ed efficaci per una tutela dell’ambiente, inoltre si spera nell’attivazione  di un fondo dedicato ai familiari delle vittime.
“In Italia, oggi, si svolgono importanti  iniziative: convegni, dibattiti o semplici e  silenziose fiaccolate  che accompagneranno nel ricordo coloro che hanno perduto la vita per un tozzo di pane.
Un costo molto alto pagato da vittime innocenti che hanno subito l’affronto dei potenti.
Ancora oggi l’Eternit (nome che suona come una beffa)   miete vite umane“.
C. Severino

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