mercoledì 29 agosto 2012

L’estate degli otto anticicloni: emergenza idrica da Bolzano a Capri

Milano, 27 agosto – È l’estate più bollente, con due gradi in più della media stagionale già dal mese di giugno. E a luglio e agosto non è andata meglio. Incendi, campi a secco, danni all’agricoltura e conseguente aumento dei prezzi dei prodotti. E ora anche l’acqua che inizia a scarseggiare, da Bolzano a Frosinone a Capri. 
I dati della calura: il mese di luglio 2012 si è chiuso con 1,94 gradi in più rispetto alla media classificandosi al sesto posto tra i più caldi da oltre due secoli, mentre quello di giugno. con +2,6 gradi, si era classificato al terzo posto. Le regioni più bollenti sono quelle del centro dove il termometro ha fatto registrare valori superiori di oltre 3 gradi alla media del periodo di riferimento 1971-2000. Negli ultimi anni si sono così succeduti i record dovuti all’innalzamento delle temperature: in Italia il 2011 si è classificato al terzo posto di sempre, anche se il primato assoluto degli ultimi due secoli rimane quello del 2003. 
Oltre a sfiancare, il caldo torrido e persistente dell’estate 2012 sta provocando pure siccità e razionamento delle riserve idriche. Così la Cia, Confederazione italiana agricoltori, denuncia che lungo il sistema idrico italiano si perde mediamente più di un litro d’acqua su tre, “uno spreco che l’Italia non si può permettere”, e ribadisce la necessità “di lavorare seriamente a un modello di agricoltura ecocompatibile e a una rete idrica efficiente, anche con un’autorità unica delle acque”. 
In questo periodo l’acqua non basta per soddisfare tutte le necessità. È cosi che a Bolzano il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile per irrigare i giardini in un’area cittadina dove il serbatoio principale continua a scendere. E l’afa non sta dando tregua nel frusinate, tanto che l’azienda che gestisce il sistema idrico ha deciso un razionamento e la chiusura dei serbatoi in determinate fasce orarie. Per fronteggiare la crisi idrica, poi, il sindaco di Capri ha fatto affiggere vicino alle fontanine pubbliche, per le strade, nei punti più visibili dell’isola e sul sito del comune un avviso in cui invita residenti e turisti a “un utilizzo dell’acqua attento e parsimonioso”. E l’emergenza siccità continua a imperversare in Abruzzo, in Sardegna e nel parmense con decine di comuni interessati da provvedimenti per la riduzione o l’interruzione dell’erogazione idrica aggravati da guasti alle condotte. Ancora, la regione Emilia Romagna ha chiesto al governo di riconoscere la siccità di quest’estate come evento eccezionale. In Toscana si è riunito il tavolo tecnico per fare il punto sul’emergenza idrica. 
Ma non è tutto. L’Anbi, l’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, rende noto che arrivano dalla Toscana segnalazioni di un’ulteriore, grave conseguenza ambientale dei ripetuti anticicloni africani che stanno colpendo l’Italia: il gran caldo, infatti, sta favorendo il proliferare di alghe nelle acque interne, causando anossia e provocando ampie morie di pesci. I consorzi di bonifica stanno intervenendo, immettendo acqua fresca negli alvei ma, nelle attuali condizioni di siccità, è problematico anche il reperimento di risorse idriche aggiuntive. Laddove possibile, come nel comprensorio toscano del Padule di Fucecchio, spiega l’Anbi, sono in funzione innovativi ossigenatori per permettere alla fauna ittica di “respirare”. 
Insomma, anche l’andamento climatico di agosto conferma l’anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo e ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne, come ricorda la Coldiretti. “Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che – precisa la Coldiretti – si manifestano in Italia con una maggiore frequenza”.
Egazette

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