venerdì 31 agosto 2012


Lampade ad incandescenza addio: dal 1 settembre la vendita di queste “vecchie” lampadine è completamente vietata,  (vi avevamo già avvertiti) concludendo così il processo di messa al bando voluto dall'Unione Europea. Le “nuove” lampadine, quelle fluorescenti, apporteranno molti benefici nel campo “bolletta e consumi”, ma daranno anche qualche problema per lo smaltimento. Leggiamo dei consigli pratici su repubblica.it a firma di Valerio Gualerzi, che vi riportiamo per aiutarvi ad orientarvi nella comprensione di questo cambiamento.
UN VANTAGGIO PER L'AMBIENTE E PER IL PORTAFOGLIO. In commercio restano solo le lampadine alogene, led e a basso consumo energetico. E alla base della scelta europea di mettere al bando i vecchi modelli c'è proprio la necessità di ridurre i consumi elettrici. Le lampadine fluorescenti a parità di watt emettono infatti circa cinque volte la luce prodotta da quelle ad incandescenza. Il passaggio da un modello all'altro va avanti ormai da diversi anni in maniera graduale e per essere completato, malgrado la scomparsa delle vecchie lampadine dagli scaffali, richiederà ancora del tempo, ma secondo alcune stime se fosse avvenuto in un colpo solo avrebbe ridotto teoricamente i consumi elettrici destinati all'illuminazione delle case italiane dagli attuali 7 miliardi di kWh annui a circa 2,1, con un risparmio non indifferente. "In realtà purtroppo non è esattamente così - spiega il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio - perché mentre il turn over procedeva abbiamo aumentato l'illuminazione complessiva dei nostri appartamenti e fatto un po' meno attenzione a spegnere le luci quando siamo lontani da una stanza, proprio per la consapevolezza che ora si consuma meno". "Ad ogni modo - precisa ancora Poggio - anche così si tratta di un bel passo avanti sia per l'ambiente, con la riduzione delle emissioni legate alla produzione di elettricità, sia per il portafoglio, in quanto una famiglia con la sostituzione di tutte le lampadine di casa è in grado di tagliare la bolletta di un 10-15%".
LO SMALTIMENTO. Il passaggio dalle incandescenti alle fluorescenti porta con sé anche un'altra conseguenza importante nelle abitudini dei consumatori. Una volta esauste le lampadine a basso consumo (che hanno anche una vita media decisamente più lunga di quelle tradizionali) devono infatti essere smaltite in maniera appropriata in quanto contengono metalli che sono sia inquinanti sia preziosi e quindi meritevoli di essere riciclati. Non possono essere gettate quindi né nell'indiffenziata né nel vetro, ma devono essere portate (nei Comuni che sono attrezzati), nelle isole ecologiche, oppure ai venditori. Questi ultimi, visto che sul prezzo di vendita applicano una maggiorazione legata proprio al servizio di ritiro dei Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) hanno l'obbligo di raccoglierle, ma purtroppo questo obbligo non sempre viene rispettato.
Non Sprecare

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