lunedì 13 maggio 2013

LA7: LA GIORNALISTA GAIA TORTORA SI RIVOLGE A BERLUSCONI IN DIRETTA


 

Prima su Twitter, poi in diretta durante la conduzione del TgLa7. Gaia Tortora replica a Silvio Berlusconi, che a Brescia ha citato una frase di suo padre Enzo, paragonando le vicende vissute dal giornalista alle sue vicende giudiziarie: "E' un'altra storia, ed è un'altra persona". 

FOCUS - Enzo Tortora è ricordato anche per un caso di malagiustizia di cui fu vittima e poi denominato Caso Tortora. Enzo Tortora fu infatti accusato di gravi reati ai quali tuttavia era totalmente estraneo, sulla base unicamente di asserzioni provenienti da un inquisito per mafia; è stato per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga. Solo dopo anni di carcere ingiustamente scontati, la sua innocenza è stata dimostrata e riconosciuta dalla stessa magistratura che lo aveva coinvolto, e che lo ha definitivamente assolto. Il giornalista è deceduto poco dopo la sentenza che metteva fine al suo calvario. 

Questa triste vicenda ha portato a un referendum popolare volto a introdurre la responsabilità civile dei magistrati: il risultato referendario ha dato esito positivo con larghissima maggioranza, ma è stato successivamente abrogato dalla legge varata dal ministro e ex-magistrato Giuliano Vassalli, che ha reintrodotto l'immunità e ripristinato il codice a come era prima del referendum. 

Carlo Verdelli raccontò su Repubblica

Tortora condannato per camorra e spaccio. Tortora, prima della sentenza, eletto a Strasburgo con i Radicali ("sono stato liberale perché ho studiato, sono diventato radicale perché ho capito") con 451 mila preferenze (Alberto Moravia, candidato per il Pci, ne prese 130 mila). Tortora che si dimette da eurodeputato, rinuncia all'immunità e torna in Italia per farsi arrestare. Tortora che ricorre in appello, sfida la giuria prima del verdetto ("Io sono innocente, spero con tutto il cuore che lo siate anche voi") e il 15 settembre 1986 viene assolto da entrambe le accuse (dirà laconico il giudice a latere Michele Morello: "Facemmo giustizia "), cosa che si ripeterà in Cassazione. 

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