mercoledì 15 maggio 2013

Inverti la rotta con Simone Baroni sindaco



Facciamo una piccola ma doverosa invasione di campo. Ci occupiamo del paese vicino, Bareggio, dove il 26 e 27 maggio ci saranno le elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco.
Il sindaco uscente è Monica Gibillini, eletta con una maggioranza PDL e Lega Nord, anche se poi la Lega è passata all’opposizione sin da subito. Il 27 novembre 2012, si sono dimessi tutti gli assessori, e il giorno dopo i consiglieri comunali. Quindi giunta caduta e commissario prefettizio ad accompagnare il comune alle elezioni (scadenza naturale). Questa è stata l’unica cosa di buono che questa maggioranza PDL ha fatto in cinque anni (caro Alfrè lo dovresti fare anche te …). Per il resto è stato un fallimento totale su ogni fronte.

Ora, i bareggesi hanno una grande occasione tra le mani. Possono realmente cambiare Bareggio. E come possono farlo ? Andando per caso a votare PD ? Assolutamente no.
Troppo ambigui. Centro sinistra sulla carta ma concretamente fanno una politica di destra. Con un candidato sindaco ex PSI che ti guarda dall’alto verso il basso … Inoltre il PD locale è simile a quello nazionale, e guardate cosa sta succedendo in parlamento, dove chi è cascato nella “logica del voto utile” ha contribuito al mega inciucio tra PD e PDL con un governo dove chi decide è Berlusconi !
Qualcuno a questo punto dirà M5S ? No, lasciamo stare “gli amici della diaria”, poiché si stanno facendo male con quello che è stato il loro cavallo di battaglia : il compenso ai politici a cui nemmeno loro riescono a  rinunciare. E inoltre a livello locale possono annidarsi riciclati o trombati di altri partiti …
No. La soluzione è sotto gli occhi di tutti e anche da tempo.
Cari Bareggesi, voi avete la fortuna di avere tra i vostri cittadini, una persona geniale, volenterosa, determinata, che ha le idee ben chiare e non è ambiguo. Onesto, trasparente e anche giovane … in poche parole un sindaco ideale. E’ inutile dire cheper invertire la rotta è necessario votare … Simone Baroni.

Simone Baroni è il candidato sindaco della lista “Sinistra in movimento – Ecologisti Bareggio”. Una bella lista fatta di tanti e tanti ragazzi. Donne e uomini che hanno un unico obbiettivo : cambiare Bareggio. Investire nel  sociale e nella cultura. Trasparenza negli appalti. Promozione della legalità e sostegno alla rete intercomunale per il contrasto alle mafie (e noi sedrianesi purtroppo ne sappiamo qualcosa). Ma non solo questo. Istruzione e giovani con la promozione della scuola aperta. Il lavoro con la sostenibilità del lavoro agricolo prevedendo incentivi per le aziende che producono biologico. L’ambiente partendo con la bonifica delle ex aree Cartiera, Sapla ed Alma. Promozione dell’eliminazione dell’amianto, ecc.
Questi sono solo alcuni dei punti del programma di Simone. Vi rimandiamo sul suo sito per un approfondimento più dettagliato. Inoltre è l’unico programma di tutti quelli presentati in queste elezioni, che affronta realmente e in maniera concreta la questione mafia sul nostro territorio. E nello specifico l‘ndrangheta.
Che dire. Una lista di Sinistra (senza se e senza ma) con una grande coscienza ecologista, aperta al contributo di tutti i cittadini al di là del proprio colore politico.

Lo vediamo tutti i santi giorni. La politica italiana è uno squallore. Partiti che non sono nient’altro che macchine di potere e di clientela. Però, se questa classe politica è li è perché qualcuno c’è li ha messi e continua a metterli. Di conseguenza la colpa è anche di chi li vota.

Quindi cari bareggesi, se realmente volete cambiare il vostro paese, e renderlo a misura d’uomo, più bello, più pulito (in tutti i sensi) lo potete fare solo … votando SIMONE BARONI.
Altrimenti poi non lamentatevi, noi ve lo avevamo detto !

1 commento:

  1. Posso anche accettare che la campagna elettorale possa far dire cose "sopra le righe" riguardo al PD Bareggio, ma paragonarci al PD Nazionale la considero una osservazione offensiva.a riguardo allego l'articolo andato su Settegiorni qualche settimana fa.

    È con grande rammarico che mi accingo a scrivere questa mia, un atroce dubbio mi ha attanagliato in tutti questi ultimi e interminabili giorni, combattuto se ritenere che ancora una volta, per“ragioni superiori” si dovesse minimizzare e cercare di comprendere, o esternare questo salire in me di un sentimento di incomprensibile sgomento e rabbia per quanto andava via via succedendo in ambito parlamentare romano.
    Poi parlando con i compagni al circolo che con me condividevano questo senso di vuoto, di disapprovazione e di rabbia; una rabbia che è andata aumentando man mano che gli eventi si succedevano, mi sono deciso a esternare questi miei pensieri.
    Vedere i nostri rappresentanti, quelli che abbiamo eletto solo 2 mesi fa, dare una rappresentazione di se e del Partito, che definirei indegna, senza andare alla ricerca di altre definizioni che sarebbero sicuramente peggiori, è stato peggio di una sconfitta.
    Sto scrivendo questa mia di getto, le parole mi appaiono sullo schermo quasi automatiche, spontanee, quasi stessi vivendo questo dramma collettivo, incredulo, come una sorta di disarmante distacco da questa politica, che è la peggiore e danneggia quanti che come me hanno riposto in questo Partito grandi speranze di cambiamento, di svolta, una vera volontà di unire più esperienze culturali che pur partendo da presupposti diversi avevano fini comuni.
    Non è possibile pensare che questi signori continuino a giocare sulla pelle dei cittadini e di chi li ha eletti, quasi vivessero in un’altra dimensione, incuranti della drammaticità sociale che il nostro paese sta vivendo.
    Si è fatta carta straccia dell’ennesimo segretario nazionale, in continuità con una “Giostra” che continua vorticosamente a girare ormai da anni quasi senza soluzione di continuità, tant’è che se se ne è perso il conto.
    Non so cosa succederà nel prossimo futuro al Partito Democratico, vi è il serio rischio che e si riconsegni il paese a personaggi di dubbia morale o a improvvisati capipopolo di cui francamente non se ne sentiva la necessità.
    Dalla base sale una forte richiesta di chiarezza, quello che è successo è di una gravità inaudita, non vogliamo e non basterebbero scusanti di circostanza, vogliamo credere che si faccia un attento esame di quanto successo e delle risultanze ne vengano informati tutti gli iscritti, certi che tutti a quel punto possano trarre le dovute conclusioni.
    Non vogliamo più vederci accomunati a dubbi figuri che fanno della politica, che noi continuiamo a ritenere alta e nobile, una scorciatoia per realizzare i loro interessi personali , quasi avulsi dalla realtà che stiamo vivendo.
    Rivendichiamo il nostro essere alternativi al Centro-Destra, siamo un’altra cosa, da loro ci divide una distanza abissale, un oceano e solo una grande assunzione di responsabilità dovuta alla grave situazione economico-sociale del paese potrà far nascere il “governo del Presidente”.
    Certi che sapremo farci interprete di questo sentimento di generale smarrimento, convinti di aver a cuore le sorti del nostro Partito e del nostro Paese, sarà per noi un obbligo formulare le necessarie domande per saper fornire tutte quelle risposte ai cittadini necessarie a far si che si eviti una pericolosa deriva, riformandoci su basi chiare per fornire un essenziale contributo alla crescita del nostro Paese.

    Giancarlo Lonati
    Segretario del Circolo 25 aprile di Bareggio

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