martedì 22 novembre 2011

SCONTRINO BAREGGESE

Situazione molto comune, sarà capitato decine di volte a tutti noi, entriamo in un esercizio commerciale, acquistiamo il prodotto, l’esercente molto garbatamente ci ringrazia, prende dalla cassa il reso e ci saluta con un sorriso. Manca qualcosa, la ricevuta, lo scontrino, la fattura! Fin quando non passa il concetto che chi non emette lo scontrino sta evadendo il fisco e quindi sta rubando nelle tasche di te cittadino e contribuente le cose non possono cambiare.
Racconto tre (tra i tanti) episodi che mi sono accaduti nel nostro comune (cito i più eclatanti, gli stessi episodi mi sono capitati centinaia di volte in decine di posti lungo lo stivale):
a) Entro in una panetteria, compero tre panini, pago con una moneta da un euro e ricevo 30 centesimi di resto, la commessa passa a servire il cliente successivo, non mi muovo, rimango fermo e attendo che la commessa dopo pochi secondi torni da me, mi dice << C’è qualche problema?>> ed io << No, ma si è dimenticata lo scontrino>> << Per 70 centesimi?>> << Per 70 centesimi>> ribatto io, scocciata, sbuffando mi fa lo scontrino. Non ho più messo piede in quella panetteria.
b) Devo comperare una busta per imbustare una raccomandata, stessa pantomima, rimango fermo a fissare la cassa, torna indietro la commessa, e alla mia richiesta la classica risposta << Ahh, si, certo, mi sono dimenticata>>
c) Vado dal barbiere, pago, ricevo il resto, chiedo subito la ricevuta, il barbiere prende dal cassetto una ricevuta e me la da, prendi questa è del cliente di prima, l’ha dimenticata.
Ammetto che nella terza ipotesi non ho saputo replicare, sono rimasto basito dalla risposta, l’esercente in quel caso non ha proprio recepito la motivazione della mia richiesta, è talmente diffuso il malcostume del sommerso che pensava la mia richiesta fosse dovuta esclusivamente alla paura di un rarissimo e improbabile controllo.
Nell’attesa del governo centrale vari norme tipo queste:
i) Tracciabilità obbligatoria per i pagamenti; (è al vaglio il limite a 300,00€ io lo metterei a 100,00€)
ii) Obbligo da parte di tutti gli esercizi commerciali di mettere in bella evidenza l’obbligo da parte del cliente di richiedere lo scontrino, pene molte alte non solo per l’esercente ma anche per l’avventore “distratto” che non richiede lo scontrino;
iii) Obbligo per tutti gli esercizi commerciali e dei professionisti di munirsi di POS; (pensate che bello poter pagare un caffè con il bancomat, sembra fantascienza, ma provate ad andare in Nord Europa, è mera normalità)
iv) Possibilità di scaricare il 19% per importi massimi di 500,00/1000,00€ per spese come barbiere,parrucchiere,estetista, idraulico, elettricista,tecnici della caldaia, tecnici delle lavatrici,lavastoviglie, avvocati,ecc, contemporaneamente a questa misura, tassa dell’1% per gli importi pagati in contanti oltre i 50€. In questo modo, l’idraulico, che vi chiede 80€ per un semplice intervento a casa non avrebbe molti clienti a cui dire la magica frase “80 con fattura 60 senza” poiché voi a quel punto “risparmiereste” solo 4,80€ (sottraendo il 19% a 80,00€ paghereste 64,80€) una cifra irrisoria pensando a quanto l’idraulico evaderebbe, così da spingervi a chiedere la ricevuta e di poter pagare con il bancomat e o assegno (i POS portatili funzionanti con le normali SIM dei telefoni cellulari sono diffusissimi e costano pochissimo)
Il vostro compito di cittadini è quello di richiedere sempre la ricevuta e di frequentare solo gli esercenti onesti che vi rilasciano la ricevuta o lo scontrino, a vergognarsi non dovete essere voi che esigete lo scontrino, deve essere lui che evadendo le tasse vi sta rubando dalla vostre tasche.

Daniel

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