lunedì 24 settembre 2012

AMORI 'DIVERSI'


Negli Usa in dieci anni il numero di coppie omosessuali è passato da 594.391 a 901.997. E in Italia? Disinformazione e pregiudizi sono lontani dall'essere abbattuti



«Io sono ferito dalla grave freccia d'amore per Licisco, che afferma di superare in tenerezza qualsiasi donna»
Orazio


L'ultimo censimento negli Stati Uniti ha reso noto che, in un solo decennio, il numero di coppie che si dichiarano omosessuali è passato da 594.391 a 901.997. In attesa di scoprire i risultati del censimento italiano (per la prima volta, infatti, l'Istat ha rivolto la dicitura "Convivente in coppia con l'intestatario" anche a persone dello stesso sesso), vale la pena porsi una domanda:cos'è successo negli ultimi dieci anni?

Che essere gay sia davvero diventato di moda, come molti vogliono farci credere?
Gary Gates, studioso del Williams Institute dell'UCLA, ha commentato così i risultati al Wall Street Journal:
"Si tratta di un aumento troppo grande per essere spiegato con un salto improvviso di unioni accoppiamento tra le persone omosessuali. Semmai è il risultato di coppie gay e lesbiche oggi più propense, rispetto al passato, a identificarsi come tali, in particolare negli stati più conservatori".

Fra tutte le domande su cui ci possiamo interrogare, sicuramente si pone quella del perché, ad un certo punto della sua esistenza, una persona decida di rivelare i propri gusti sessuali. Ma forse, ancora più importante, è chiederci perchè, a volte, questa rivelazione non avvenga. Perchè questa enorme paura di "fare coming out"? Perchè riuscire ad "ammettere l'amore" è così difficile?
In fondo, siamo nel XXI secolo...

In 91 paesi in tutto il mondo, oggi, nel 2011, per gli omosessuali sono previste sanzioni, pene e torture. In 6 di questi l'ergastolo è assicurato. In 8 (Yemen, Mauritania, Iran, Nigeria, Arabia Saudita, Uganda, Emirati Arabi Uniti e Sudan), si arriva addirittura alla pena di morte.
Alla faccia del XXI secolo.

Sono convinta, o almeno voglio esserlo, che tutti noi sappiamo che il pregiudizio è da sempre una forma di ignoranza cieca, che le discriminazioni portano all'odio, e l'odio all'intolleranza, in un tunnel di sofferenza infinito nel quale le vittime sono, come sempre, i "diversi".
Ma se, ancora oggi, in 8 paesi del mondo esistono persone che vengono uccise per il loro amore, forse il problema è proprio questa mia convinzione, tanto desiderata quanto vana.

Forse, in realtà, c'è ancora tanta disinformazione, che ha come conseguenza una più o meno innocente ignoranza.

Forse, il razzismo, anche quello sessuale, è ancora una realtà difficile da eludere.

Forse ci sono ancora persone che credono nell'esistenza di un germe infetto che si attacca alla natura distorta di queste persone "deviate", anche se ormai da anni l'omosessualità non viene più considerata una malattia, e l'unica cosa che può diventare tale ed essere curata è il modo conflittuale di rapportarsi ad essa.

Forse c'è ancora tanta paura di ciò che è "diverso", e forse si sta facendo troppo poco per cercare di sconfiggere questa omofobia tanto diffusa.

Forse sarebbe davvero il caso di farci qualche domanda in più...
Chiara Tadini

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