martedì 2 aprile 2013

Tesoro, mi si sono ristretti i tecnici


di Pierpaolo Farina
Su MicroMega, Gianfranco Ragusa si domanda: “Cos’altro deve fare, il Presidente Napolitano, per essere messo in stato di accusa?” Buona domanda. Ma nel paese in cui da 20 anni ci si chiede cos’altro ancora deve fare Silvio Berlusconi per non essere più votato da almeno un terzo degli italiani, piuttosto inutile: finché sui principali quotidiani del paese e sulla rete ci sarà chi argomenterà con tesi insostenibili, ma verosimili quanto basta, che commissariare il Parlamento con 10 personalità scelte non si sa in base a che criterio, ampliando i poteri di un governo dimissionario che costituzionalmente può occuparsi solo degli affari correnti e non ha la fiducia dell’attuale Parlamento, è cosa buona e giusta, queste domande sono superflue.
Il Movimento Cinque Stelle, dopo essersi messo all’angolo da solo (e se lo dice Marco Travaglio, ci fidiamo), loda il metodo (per nulla democratico), ma si lamenta che ora a fare da “balia della democrazia” ci siano persone come Luciano Violante e Gaetano Quagliarello, simboli dell’inciucio che si vuole portare avanti (e chissà come mai, infatti, Bersani non era informato, mentre D’Alema sì).
Andando contro qualsiasi prassi costituzionale, Giorgio Napolitano ha de facto creato un pericolosissimo precedente per la democrazia italiana, che, statene certi, qualora diventasse Capo dello Stato qualcuno che “dia garanzie” a Berlusconi sulla giustizia rischiano di essere l’antipasto al regime che verrà. Non si è mai visto un Capo dello Stato, infatti, andare oltre le proprie prerogative costituzionali, contando sul fatto che il maggior partito rappresentato in Parlamento si schiera a prescindere con lui, perché fino a prima della sua elezione era anche il suo partito di provenienza.
Partito che prima si è trinariciutamente schierato ventre a terra con chi ha impostato una campagna elettorale sul “giaguaro da smacchiare”, anzichè sui problemi del paese, poi lo ha scaricato, quasi dimenticandosi di averlo sostenuto pubblicamente fino al giorno prima. Poi si chiedono ancora perché mai Beppe Grillo abbia pescato parecchi voti a sinistra e in totale il 25%.
Il risultato finale è che anche i tecnici di Monti sono stati commissariati da altrettanti tecnici, definiti non si sa bene perché “saggi” (se lo fossero davvero stati, non avrebbero mai accettato la nomina): abbiamo quindi dei tecnici “ristretti”, che in ultima analisi non si sa bene se considerarli una Bicamerale bonsaisenza D’Alema e Berlusconi dentro (ma con i loro emissari Violante e Quagliariello), oppure no.
Che fossero tempi bui per la democrazia italiana si era capito. Ma se la Costituzione italiana non viene difesa nemmeno dal suo principale garante, dove andremo a finire?
QdS

2 commenti:

  1. Crimi: "Saggi senza senso, era meglio Bersani"

    Magu' mandaglielo via mail al tuo capogruppo Crimi questo articolo...ahahahahaha

    Ma quando si troverà d'accordo su quello che deve dire?
    - prima Mai Bersani
    - vogliamo un governo M5S
    - bene Napolitano abbiamo sempre sostenuto che il governo c'è operi il parlamento
    - No noi non entriamo tra i saggi
    - oggi meglio Bersani di Monti

    Ma questo parla secondo quello che ha bevuto ?? o altro ??
    Ma nel M5S non c'è nessuno che dice basta, vogliamo risolvere dei problemi, se con il PD va bene lo stesso, se si torna al voto cosa raccontiamo a chi ci ha votato???
    Ma è così difficile ??? Ma con che testa ragionate ???

    RispondiElimina
  2. Io ti voglio bene ma, sai, vorrei la smettessi di dire il "tuo" capogruppo o cose simili.
    Tu hai la tessera di un partito, io no.

    per quel che riguarda il PD, come sempre, risulta un partito inutile e il tuo amato bersani è già in soffitta.

    Vedremo.

    Per me prima si dissolve il PD prima gli italiani inizieranno a stare meglio, e lo sai.

    Ciao

    RispondiElimina