giovedì 11 aprile 2013

Rapporto – Il 44% del nostro territorio è a rischio sismico


I dati Ance-Cresme rilanciati in occasione dell’anniversario del terremoto abruzzese. I geologi: finalmente finanziato il progetto di microzonazione sismica. Onna riparte dall’info-box
L’Italia ha un territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico. Una recente ricerca Ance-Cresme sullo stato del territorio, riproposta nel quarto anniversario del terremoto in Abruzzo, evidenzia che il 44% della superficie è a elevato rischio e in essa risiede il 36% della popolazione. Un altro 10% del paese, dove risiede il 10% degli italiani, è invece soggetto a un elevato pericolo idrogeologico.
Spiegano ancora gli esperti: il costo della mancata prevenzione misurata dal costo dei danni provocati da terremoti, frane a alluvioni, dal 1944 al 2012 è stimata in 242,5 miliardi di euro, 3,5 miliardi l’anno, di cui il 10% per dissesti idrogeologici. Di come affrontare il problema si è parlato in una tavola rotonda organizzata a Napoli dal Saie, il salone dell’edilizia di Bologna, a distanza di quasi 15 anni dal disastro geologico che colpì il comune di Sarno (Salerno). Le frane in Italia – ricordano i dati Saie – sono oltre 486mila e coinvolgono un’area di circa 20.700 chilometri quadrati, pari al 6,9% del territorio. I comuni interessati sono 5.708, addirittura il 70,5% del totale. Per quanto riguarda le infrastrutture di comunicazione sono stati individuati 706 punti di criticità lungo le autostrade e 1.806 sulla rete ferroviaria. 
“Qualcosa inizia a cambiare nella prevenzione” – “Oggi in Abruzzo c’è una maggiore sensibilità verso il rischio sismico. In genere, in Italia dopo una tragedia ci si indigna, si parla e dopo segue il nulla, ma questa volta finalmente qualcosa inizia a cambiare”, lo ha affermato Nicola Tullo, presidente dell’Ordine dei geologi dell’Abruzzo alla conferenza stampa svoltasi a Roma a quattro anni dal sisma. “È stato finanziato il progetto di microzonazione sismica che interesserà l’intero territorio abruzzese – ha fatto sapere Tullo – e sono anche stati stanziati i fondi per le verifiche sismiche degli edifici strategici, delle scuole e dei municipi. Questo è il primo passo”.
Onna riparte dall’info-box – È stato inaugurato sabato 6 aprile il progetto Onna info-box, un luogo della memoria ma anche del futuro. Si tratta di una struttura ecocompatibile che ospita sofisticate attrezzature multimediali con documentazione sulla storia della frazione dell’Aquila, consultabile dal pubblico e dagli addetti ai lavori attraverso una parete interattiva e un tavolo “touch” costruito dalla Consulting System.
Il progetto – che rende accessibile il master plan architettonico della ricostruzione – è stato ideato da Wittfrida Mitterer, docente dell’università di Innsbruck e coordinatrice degli interventi ad Onna per conto del governo tedesco, con il Media integration e communication center dell’università di Firenze.

E gazette

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