La più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico l’anno scorso ha coinvolto oltre due miliardi di persone in settemila città. Nel 2013 prima partecipazione di Assisi. Per aderire:www.wwf.it/oradellaterra
Torna l’Ora della Terra. La più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico si tiene quest’anno sabato 23 marzo, alle 20.30, dopo aver coinvolto nel 2012 oltre due miliardi di persone in settemila città e 152 paesi in un suggestivo giro del mondo a luci spente.
Città, cittadini, istituzioni e imprese possono aderire su www.wwf.it/oradellaterra.
Per l’avvicinamento all’ora di risparmio energetico, il Wwf lancia anche in Italia “I will if you will, Io farò se tu farai”: la piattaforma globale vede celebrità – in Italia tagliano il nastro Lillo&Greg – e comuni cittadini coinvolti in una sfida di azioni sostenibili per ridurre la propria impronta sul pianeta. Mentre alle città “amiche del clima” è dedicato lo speciale City Challenge, che vede il comune di Forlì e la provincia di Siena tra le 17 finaliste internazionali in lizza per diventare capitale dell’Earth Hour 2013 in virtù dei loro piani per il clima e l’energia.
“È ormai chiaro – scrive l’associazione ambientalista in una nota – che il cambiamento climatico è una delle più gravi crisi globali che il mondo si trova ad affrontare: nel 2012 ha visto la riduzione massima della banchisa artica estiva, ha contribuito a drammatiche siccità, alluvioni e fenomeni meteorologici estremi e promette di trasformare il 2013 in uno degli anni più caldi di sempre. Il climate change – proseguono gli esperti – è dovuto principalmente alle attività umane, con emissioni globali in costante aumento e la concentrazione di CO2 nell’atmosfera che nel gennaio 2013 ha raggiunto la cifra record di 395 parti per milione”. Un allarme condiviso non solo dagli ambientalisti ma anche dalla maggior parte degli scienziati e organismi internazionali come la Banca Mondiale, l’Agenzia internazionale per l’energia, il World economic forum e, non ultimo, il presidente americano Barack Obama, che ha posto la lotta al riscaldamento globale tra le priorità del suo secondo mandato.
“Earth Hour è un’occasione unica per dare voce e mobilitare l’intera comunità globale – dice Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia – perché tutti facciano la propria parte e per pretendere che i governi assumano la crisi del clima come priorità assoluta, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo passare a un mondo nuovo decarbonizzato, basato su risparmio, efficienza e rinnovabili”.
All’evento hanno aderito decine di comuni italiani – tra cui, per la prima volta, Assisi – e monumenti simbolo come la Mole antonelliana, il teatro alla Scala di Milano, piazza del Plebiscito a Napoli, piazza Maggiore a Bologna, palazzo Vecchio, ponte Vecchio e palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, le mura di Lucca, la fontana Maggiore di Perugia, la torre dell’Elefante di Cagliari, la statua di Garibaldi a Trapani, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, mentre il piccolo comune di Cenate di Sotto (Bergamo) spegnerà tutte le luci del centro per dieci minuti.
Città, cittadini, istituzioni e imprese possono aderire su www.wwf.it/oradellaterra.
Per l’avvicinamento all’ora di risparmio energetico, il Wwf lancia anche in Italia “I will if you will, Io farò se tu farai”: la piattaforma globale vede celebrità – in Italia tagliano il nastro Lillo&Greg – e comuni cittadini coinvolti in una sfida di azioni sostenibili per ridurre la propria impronta sul pianeta. Mentre alle città “amiche del clima” è dedicato lo speciale City Challenge, che vede il comune di Forlì e la provincia di Siena tra le 17 finaliste internazionali in lizza per diventare capitale dell’Earth Hour 2013 in virtù dei loro piani per il clima e l’energia.
“È ormai chiaro – scrive l’associazione ambientalista in una nota – che il cambiamento climatico è una delle più gravi crisi globali che il mondo si trova ad affrontare: nel 2012 ha visto la riduzione massima della banchisa artica estiva, ha contribuito a drammatiche siccità, alluvioni e fenomeni meteorologici estremi e promette di trasformare il 2013 in uno degli anni più caldi di sempre. Il climate change – proseguono gli esperti – è dovuto principalmente alle attività umane, con emissioni globali in costante aumento e la concentrazione di CO2 nell’atmosfera che nel gennaio 2013 ha raggiunto la cifra record di 395 parti per milione”. Un allarme condiviso non solo dagli ambientalisti ma anche dalla maggior parte degli scienziati e organismi internazionali come la Banca Mondiale, l’Agenzia internazionale per l’energia, il World economic forum e, non ultimo, il presidente americano Barack Obama, che ha posto la lotta al riscaldamento globale tra le priorità del suo secondo mandato.
“Earth Hour è un’occasione unica per dare voce e mobilitare l’intera comunità globale – dice Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia – perché tutti facciano la propria parte e per pretendere che i governi assumano la crisi del clima come priorità assoluta, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo passare a un mondo nuovo decarbonizzato, basato su risparmio, efficienza e rinnovabili”.
All’evento hanno aderito decine di comuni italiani – tra cui, per la prima volta, Assisi – e monumenti simbolo come la Mole antonelliana, il teatro alla Scala di Milano, piazza del Plebiscito a Napoli, piazza Maggiore a Bologna, palazzo Vecchio, ponte Vecchio e palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, le mura di Lucca, la fontana Maggiore di Perugia, la torre dell’Elefante di Cagliari, la statua di Garibaldi a Trapani, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, mentre il piccolo comune di Cenate di Sotto (Bergamo) spegnerà tutte le luci del centro per dieci minuti.
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