Renato Brunetta, si sa, ama fare le cose in grande. Quando si sposò, i posti riservati per i disabili divennero posti per le auto blu. E sui fannulloni le ha cantate proprio chiare a tutti. Del resto, è sempre quello che ha affermato che “non posso fare a meno di essere intelligente” e “hanno dato il Nobel a colleghi meno intelligenti di me“. E che nell’agosto del 2011 prometteva: “L’Italia a posto in tre mesi. E nel 2013 rivinciamo.” Ecco.
Ora è diventato il nuovo capogruppo alla Camera del PDL (silurato Cicchitto) e già ha cominciato a portare una ventata d’aria fresca in Parlamento. Pare che il televisore del suo ufficio scelto dal suo predecessore non gli piacesse, quindi la sua segretaria ha convocato i commessi per ordinare un nuovo tv al plasma da 50 pollici: “Presto, anzi subito“. Costo a carico dei fondi del gruppo. Quindi dello Stato. Alla faccia dell’austerità.
I deputati PDL sono già sul piede di guerra, quindi pare che Brunetta, per lunedì, salterà come capogruppo. La domanda è: ora, il 50 pollici, chi lo paga?
QdS Pierpaolo Farina
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