martedì 8 gennaio 2013

Arriva la primavera in pieno inverno e il 2013 sarà un anno bollente


Un inizio d’anno così primaverile non si vedeva da parecchio tempo. Quasi ovunque, soprattutto al Centro-Sud, in questi giorni la temperatura si è mantenuta tra i 15 e i 20 gradi. Certo, il grande freddo ritornerà presto ma non preoccupatevi perché, sulla base degli ultimi dati diffusi dal Met Office, il 2013 sarà un anno caldissimo.
Secondo l’ufficio meteorologico inglese, le temperature saliranno infatti di ben 0,57°C e il clima mondiale raggiungerà una media da record, la più alta dal 1850.
Il 2013 sarà quindi uno degli anni più torridi dell’ultimo decennio con temperature mediamente più alte da 0,43 a 0,71°C rispetto alla media planetaria, pari a circa 14 gradi.
I dati derivano da uno studio condotto dal Met in collaborazione con l’università dell’East Anglia, il Nasa Goddard Institute of Space Studies e lo US National Oceanic and Atmospheric Administration.
Diverse, secondo i ricercatori, le ragioni del surriscaldamento: da un lato, la naturale e inevitabile variabilità del clima, dall’altro le emissioni di gas serra anche se, come ha spiegato Dave Britton, meteorologo del Met Office “un aumento globale delle temperature non significa necessariamente che ogni regione del mondo diventerà più calda, in quanto la variabilità climatica produce effetti diversi a seconda delle diverse parti del mondo”.
La maggior parte degli scienziati ritiene però che il principale colpevole di questo surriscaldamento esponenziale è l’essere umano: bruciando carburanti fossili ha fortemente contribuito all’emissione dei gas nocivi che hanno fatto surriscaldare l’atmosfera provocandol’innalzamento dei mari e gli eventi catastrofici che hanno caratterizzato gli ultimi anni come i tornadi e gli uragani.
Anche il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico IPCC ha emesso un report che rivela come le temperature globali potrebbero salire ulteriormente, fino a 2°C in più da qui al 2100, crescendo negli anni fino ad aumentare di 4,8 gradi addirittura.
Ma non è ancora detta l’ultima parola: nel corso dell’ultima conferenza ONU sul Clima di Doha è emerso infatti che fermare i gas serra è possibile. Come ha sostenuto Achim Steiner, il segretario dell’Unep, il Programma ambiente delle Nazioni Unite “i fondi per la riconversione del sistema produttivo sono a portata di mano. Basta spostare i sussidi ai combustibili fossili, 523 miliardi di dollari nel 2011, in direzione dello sviluppo sostenibile, della green economy, dellefonti rinnovabili“.
Non Sprecare

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