Stephane Hessel si è spento a 95 anni. L’autore di “Indignatevi!“, uno dei libri più venduti degli ultimi anni (oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo), era nato a Berlino nel 1917, ma con la famiglia si era trasferito in Francia a causa delle leggi razziali.
Aderì alla Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale ed era stato deportato nel campo di concentramento di Buchenwald. Nominato ambasciatore di Francia da Mitterrand, diventò famoso per il suo impegno a favore dei sans-papiers e della causa palestinese: la sua adesione al boicottaggio di prodotti israeliani gli fece guadagnare, come al solito, l’accusa di anti-semitismo, a cui Hessel rispose così: “Mio padre era ebreo, sono scampato a Buchenwald, le accuse di antisemitismo non mi sfiorano”.
Dopo “Indignatevi!”, aveva scritto anche “Impegnatevi!”. In mezzo ci fu anche la risposta di Pietro Ingrao, che scrisse subito dopo “Indignarsi non basta”. Che dire, anche in Francia hanno perso una grande testa pensante… certo è che senza la spinta prodotta da Hessel, la sinistra francese sarebbe ancora là a fasciarsi la testa e magari Sarkozy sarebbe ancora Presidente…
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