di Alex Corlazzoli - 18 dicembre 2012
Vorrei che il Ministro della Pubblica istruzione fosse coerente fino in fondo al punto da licenziarmi visto che non ho superato il quiz che mi avrebbe permesso di accedere alle prove scritte e orali. Invece noi precari continueremo ad essere sfruttati.
Ieri mattina un quiz di cinquanta domande a cui rispondere in 50 minuti ha dichiarato che non sono idoneo ad effettuare il Concorsone per avere una cattedra a tempo indeterminato nella scuola primaria dove, ironia della vita, insegno da sette anni, dopo aver superato un concorso nel 1999 ed essermi abilitato. Con me sono stati "bocciati" il 67 % degli aspiranti docenti che hanno svolto la prova. Tutti ignoranti. Tutti illogici, incapaci di comprendere un testo. Nel laboratorio d'informatica dell'Itis Torriani di Cremona (organizzato alla perfezione dalla dirigente Roberta Mozzi) eravamo in 22: solo 9 hanno superato la prova. Ho scrutato attentamente le persone che erano davanti ai personal computer: la maggior parte aveva più di 40 anni. Tra loro uomini e donne che non sono mai entrati in una classe: gente che "rischia" di trovarsi di fronte dei ragazzi a 42,43 anni solo perché è riuscita a superare il quiz di Mike Profumo.
Accanto alla mia postazione, la numero 6, alla 5 c'era seduto un libero professionista che con la moglie tentava la fortuna. L'età media dei 321.210 candidati (secondo i dati forniti dal Miur) era di 38,4 anni: tra loro, 158.879 avevano tra i 36 e i 45 anni; 113.924 un'età inferiore ai 35; 45.595 un'età compresa tra i 46 e i 55 anni e 2.812 superavano i 55 anni. Eppure questo era il concorsone che secondo il ministro della Pubblica Istruzione,Francesco Profumo, avrebbe dovuto immettere nella Scuola pubblica italiana donne e uomini giovani.
Non andrà così. I precari, abilitati, che da anni sono sfruttati saranno rottamati: al loro posto potrebbero arrivare persone, magari ultra 55enni, che fino ad oggi hanno fatto altro. Ma andiamo a vedere a che razza di domande hanno dovuto rispondere i candidati. Per avere una cattedra oggi non serve sapere la didattica, conoscere Maria Montessori, la pedagogia di Mario Lodi o don Lorenzo Milani ma è più importante rispondere a quiz di questo genere: "Utilizzando l'alfabeto italiano completare la seguente successione di lettere: a,m, p,m, z, c". La risposta era da trovare tra le seguente combinazioni: "Cb, Or, Zl, Fc".
E' la logica, signori. Oppure interrogativi del tipo "Emanuele è nato prima di Francesco, il quale è nato prima di Giovanni. Anche Isidoro e nato prima di Giovanni". Ecco le possibili risposte: "a) E' possibile che Emanuele sia più giovane di Giovanni. b) E'certo che Emanuele sia più anziano di Isidoro. c) E'certo che Francesco ed Isidoro abbiamo la stessa età. d) E'possibile che Isidoro e Francesco abbiano la stessa eta".
Sulle domande d'informatica è partita persino dall'Associazione per il Software libero (AsSoLi), da Free Software Foundation Europe (FSFE), dall'associazione per l'Informazione Geografica Libera (GFoss.it), da Free Software Users Group Italia (FSUGItalia), Italian Linux Society (ILS), Libre Italia e Wikimedia Italia, una diffida al ministero dall'utilizzare quiz fuorvianti e discriminatori per le competenze digitali: "Ben lungi dal poter accertare sul serio le "competenze digitali" dei candidati le domande sono "scritte con linguaggio improprio, con numerosi errori" ma soprattutto sono "discriminatorie nei confronti degli utenti di software libero".
In queste ore vorrei che il Ministro della Pubblica istruzione fosse coerente fino in fondo al punto da licenziarmivisto che non ho superato il quiz che mi avrebbe permesso di accedere alle prove scritte e orali. Invece noi precari continueremo ad essere sfruttati, con contratti a tempo determinato. Per gli ammessi vi sarà una guerra tra poveri per 11.542 cattedre.
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