lunedì 17 dicembre 2012

Acqua pubblica, se Reggio Emilia è come Parigi


Nella città emiliana è scaduta la concessione del servizio idrico integrato a favore di Iren.La società quotata, in difficoltà finanziaria, potrebbe perdere l'affidamento dell'acquedotto reggiano. Una vittoria per la campagna promossa dal Comitato acqua bene comune, di cui abbiamo dato conto su Ae di novembre

di Luca Martinelli - 17 dicembre 2012


Il futuro dell'acqua passa per Reggio Emilia: questo pomeriggio (17 dicembre 2012, ndr) verranno discusse in consiglio comunale le tre mozioni d'iniziativa popolare promosse dal Comitato acqua bene comune cittadino. Ne abbiamo scritto suAe di novembre, dando conto (in seguito)del tentativo da parte del segretario comunale di bloccarne l'iter. Una delle mozioni, in particolare, chiede (in maniera semplice) l'applicazione del referendum del 12 e 13 giugno scorso, la ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato. Che è semplice da attuare, visto che Reggio deve ridiscutere l'affidamento ad Iren, società partecipata dal Comune e quotata in Borsa, scaduto lo scorso anno.

È per questo che Reggio Emilia è stata scelta per ospitare, sabato 15 dicembre, una manifestazione nazionale promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Il corteo colorato che ha sfilato per le vie di Reggio è stato preceduto da un importante convegno, cui è intervenuta -tra gli altri-Anne Le Strat, presidente della società pubblica che gestisce l'acquedotto parigino, Eau de Paris. Un'esperienza simile a quella reggiana, perché anche nella capitale francese non è stata necessaria nessuna spallata per riportare sotto il controllo pubblico il servizio idrico integrato. A scadenza della concessione, il Comune ha (semplicemente) scelto di gestire il servizio in via diretta. 
In questa direzione sembra andare anche Reggio Emilia, almeno secondo le dichiarazioni rilasciate a margine del convegno di sabato 15 dicembre dal capogruppo del Pd in consiglio comunale, Luca Vecchi, e dall'assessore provinciale all'Ambiente, Mirko Tutino. "Dalla città di Reggio Emilia può partire un segnale forte per tutti i comuni italiani -spiega il comitato reggiano, invitando a partecipare dalle 15.45 al consiglio comunale di lunedì 17 dicembre-: la gestione interamente pubblica e partecipata dell’acqua è possibile. [Il sindaco della città] Graziano Delrio in quanto presidente dell’ANCI potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in un percorso nazionale che riporti i cittadini al centro delle decisioni sui beni comuni". 
Sullo sfondo, la vicenda di Iren, la società partecipata dai Comuni di Reggio Emilia, Piacenza, Parma, Genova e Torino a rischio fallimento.       
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