lunedì 17 settembre 2012

Decreto sviluppo: antenne libera tutti, e i tetti non sono più nostri


Non deve passare inosservata e diventare legge, questa norma liberticida (odio questa parola, ma quando ce vò ce vò) che ci toglie anche il diritto di disporre del tetto della nostra casa o del nostro condominio.
In nome dello "sviluppo", il ministro Passera ha predisposto una norma che concede a tutte le compagnie di telecomunicazioni l'installazione di antenne su qualsiasi tetto, in totale libertà e senza chiedere permesso a nessuno. I condomìni non potranno opporsi, e riceveranno solo un indennizzo a discrezione delle compagnie.
Io credo, anche se non sono un giurista, che una simile norma sia del tutto anticostituzionale. E' completamente assurdo che una compagnia privata usi il mio tetto per fare il suo business e io sia costretto a concederlo, come se si trattasse di un esproprio forzato che oltretutto fa crollare il valore delle abitazioni. Quando poi, per un pannello fotovoltaico, la legge difende con tanta dovizia ambiente, paesaggio e panorama.
Per tacere dell'inesausta querelle sui danni alla salute: il fatto che "non sia provato" non vuol dire che dobbiamosubirlo per forza.
Che lo "sviluppo" per il nostro ineffabile Ministro significhi ulteriori soprusi e prepotenze non meraviglia; come non meraviglia che vada a vantaggio delle solite 4 compagnie anziché della collettività. Come non meraviglia infine che in Italia "tecnologia" significhi ancora e sempre telefoninitelefonini e telefonini. Beata ignoranza.
petrolio blog

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