lunedì 26 agosto 2013

NESSUN TAGLIO ALLE PENSIONI D'ORO

Doccia fredda sui tagli alle pensioni d'oro. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ne ha parlato al Meeting di Rimini: «Se pensiamo che un intervento sulle pensioni molto elevate generi una grossa leva per intervenire sulle pensioni più basse, vuol dire che non si conosce la matematica perché allora bisognerebbe intervenire dalle pensioni d'oro a quelle d'argento. E forse oltre». Anche se è necessario un «intervento redistributivo sul sistema pensionistico e più in generale sull'intero sistema del welfare».

A cominciare dall'annoso problema degli esodati, che il ministro ha assicurato essere in via di risoluzione a settembre: «Un intervento per altre 20-30 mila persone», oltre le 130 mila già individuate dal governo Monti.

In ogni caso, Giovanini ha escluso un'ulteriore manovra correttiva, così come sui prepensionamenti nella pubblica amministrazione, ai quali ha preferito il turn over «che ci consente di assumere giovani al posto di chi va in pensione».

Novità anche per la cassa integrazione in deroga: «In questi giorni», ha detto ancora il titolare del Welfare, «stiamo lavorando sul rifinanziamento e la ristrutturazione di questo strumento. Il decreto è pronto ed è in discussione con il ministero dell'Economia». In generale «vogliamo abbassare il costo del lavoro per tutti i lavoratori».

Infine, una nota sulla tenuta dell'esecutivo, che appare sempre più in bilico: «Credo che in questo momento una crisi di governo sia l'ultima cosa di cui avremmo bisogno». 
Cado in Piedi

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